Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus in Italia, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, sono stati rilevati 226.699 casi positivi, 813 in più di ieri. I decessi totali sono 32.169, quindi 162 in più nella giornata di ieri, mentre restano ricoverati in terapia intensiva 716 pazienti. La Lombardia è di gran lunga la regione italiana con il maggior numero di positivi ed è quella che ha fatto registrare anche il maggior numero di morti: oltre 15 mila. Ma i dati impietosi non sembrano fermare la movida milanese tanto da far intervenire il sindaco della città Giuseppe Sala: “O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, altrimenti prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l’asporto”.
Non solo il capoluogo lombardo però, anche da Bergamo, altra provincia fortemente colpita dal virus, le immagini delle vie affollate della Città Alta hanno fatto infuriare il sindaco Giorgio Gori: “Non sono bastate centinaia di morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai?! Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà, impegno e rigore”. luoghi della movida, a tre giorni dalla fine del lockdown sono diventati dunque sorvegliati speciali. Ma anche i ristoranti, i negozi, i parchi, tutte quelle occasioni di possibili assembramenti poiché la curva del contagio potrebbe risalire e allora bisognerà richiudere.
Tante le denunce sul web tanto che proprio ieri, sulla vicenda è intervenuto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dopo aver visto le foto di centinaia di ragazzi che per il ritorno alla quasi normalità, hanno affollato bar e piazze a Padova: “Ci sono arrivate decine di foto e video dei centri delle nostre città con movida a cielo aperto”, ha dichiarato. Diverse segnalazioni di assembramenti notturni anche dal quartiere universitario di Bologna. Identica la reazione del governatore della Sicilia Nello Musumeci, irritato per le immagini della movida palermitana che minaccia: “Sono pronto a richiudere tutto”.