Coronavirus, giorno 20. Tutta Italia in quarantena. Superati i 10mila contagi complessivi, 1.004 dei quali guariti, si registra il picco per ciò che riguarda il numero di vittime: 168 in un solo giorno, 135 dei quali in Lombardia. A crescere è anche il numero complessivo dei malati, 590 in più rispetto a lunedì, per un totale di 8.514 (più contenuto rispetto ai giorni precedenti, ma questo dipende dal ritardo dei risultati di alcuni test fatti in Lombardia, per cui non si sa se effettivamente il virus è in rallentamento).
Sono 110 i nuovi casi di positività al Covid-19 in Veneto, che portano il totale a 1.023. In aumento anche le vittime (29), tre in più rispetto a ieri; 68 le persone ricoverate in terapia intensiva, una in meno rispetto a ieri.
“Una situazione preoccupante è quella dei medici, che mano mano si stanno contagiando: abbiamo sei positivi alla Federico II”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Radio Crc. “La situazione rischia di aggravarsi, c’è un evidente che sovraccarico di lavoro per infermieri e personale amministrativo. De Luca fa anche il punto della situazione e il bilancio: a ieri sera conta 147 persone contagiate (+9 rispetto al giorno prima), 2 persone guarite, 44 in terapia intensiva. Nelle Marche invece sono 479 i campioni positivi, su un totale di 1.656 i test effettuati.
Una notizia positiva arriva però da Codogno, il comune famoso in tutto il mondo per aver registrato il primo ricovero positivo al covid-19 italiano. Zero contagi per la prima volta nelle ultime ventiquattro ore. Soddisfatto Francesco Passerini, sindaco della città oltre che presidente della Provincia di Lodi: “Siamo particolarmente felici di questo che ci sembra un grande risultato ma vogliamo dire che noi, che siamo stati zona rossa del lodigiano, la quarantena l’abbiamo fatta seriamente, e certamente è per questo che adesso assistiamo al calo che speravamo”.
L’Italia nel frattempo si prepara a fronteggiare un’emergenza sanitaria che potrebbe diventare ancora più problematica. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo una telefonata con il suo omologo cinese Wang Yi, ha assicurato che ci sono trattative in corso e nelle prossime ore l’Italia acquisterà dalla Cina 1.000 ventilatori polmonari, 100mila mascherine di massima tecnologia e 20 mila tute protettive all’Italia, oltre che 50mila tamponi per effettuare nuovi test. Arriveranno dalla Cina anche “medici specializzati che hanno affrontato per primi il picco dell’emergenza coronavirus”. Il ministro in collegamento con La Vita in diretta su Rai 1 ha aggiunto: “Ai nostri medici non serve qualcuno che gli insegni il lavoro” ma i medici cinesi “sono stati i primi a fronteggiare l’epidemia e potranno portare la loro esperienza”.