Francia
Il 15 marzo, a lockdown già iniziato, si è tenuto il primo turno delle elezioni municipali francesi, su indicazione del Presidente Emmanuel Macron. Il secondo turno si doveva tenere il 22 della settimana successiva, ma è stato rimandato al 21 giugno per il sopraggiunto aggravamento della situazione sanitaria nel Paese. E non è escluso un ulteriore rinvio in autunno, in caso di recrudescenza del Covid-19.
Già in occasione del primo turno la popolazione francese aveva fiutato l’emergenza e l’astensionismo elettorale si è attestato al 55,3%, il dato più alto dalle municipali del 1959. Al voto del 15 marzo En Marche, il partito di Macron, aveva deluso in tutto il Paese. Ma forse esiste un “Fattore Virus”, un aumento del consenso in relazione all’operato del governo durante la pandemia, e i sondaggi danno il presidente e la sua formazione politica in forte ascesa. Non si esclude quindi un clamoroso risultato elettorale, “figlio” del Covid-19.
Regno Unito
Il Coronavirus ha portato il rinvio di un anno delle elezioni locali nel Regno Unito, previste per il 7 maggio. I cittadini britannici sarebbero stati chiamati alle urne per l’elezione di unitary authorities, metropolitan boroughs, district councils e sindaci (mayors). Il sistema degli enti locali nel Regno Unito è infatti piuttosto complesso e presenta differenze tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Sicuramente l’elezione più attesa era quella per il sindaco di Londra, anch’essa posticipata al 2021. Anche perché l’unica considerata alla portata dei Labour, per il resto stabilmente sotto ai Tories in tutte le rilevazioni sondaggistiche.
Il Governo ha formalizzato il rinvio nel Coronavirus Act 2020, il provvedimento con cui si è deciso, per preservare il ciclo elettorale di quattro anni, che gli organi eletti nel 2021 resteranno in carica solo per tre anni.
Spagna
La Spagna ha dovuto rinviare le elezioni regionali nei Paesi Baschi, in Catalogna e in Galizia, 3 delle 17 comunità autonome del Paese.
La data delle nuove elezioni non è stata ancora stata fissata. D’altronde la Spagna non vanta precedenti giuridici di rinvio delle elezioni regionali e all’interno dell’ordinamento spagnolo non esiste nemmeno una legge dedicata alla regolamentazione di questa circostanza eccezionale.
Comunque il successo delle forze indipendentiste di sinistra nei Paesi Baschi e in Galizia appare scontato. Così come il faticoso compito per il premier socialista Pedro Sanchez: dover trovare la quadra, al governo nazionale di Madrid e nei tavoli con i governi locali, con le forze indipendentiste. Mentre più incerto è il quadro politico in Galizia, dove attualmente governa il partito popolare.
Germania
Situazione differente per la Germania, che ha visto il rinvio soltanto delle elezioni municipali nel Land dell’Assia. L’unico appuntamento elettorale previsto durante la pandemia era in Baviera a inizio marzo e si è tenuto lo stesso. In ogni caso la Merkel può stare tranquilla: il suo governo ha tenuto testa anche al Coronavirus e il consenso della Cancelliera resta altissimo.