Il coronavirus mette paura al pianeta, tra dati incerti e paura di una diffusione senza controllo. A fare chiarezza è arrivato il CSSE (Computer Science and Systems Engineering) della John Hopkins University di Baltimora, che da qualche giorno tiene sotto controllo la situazione: morti, contagiati e guariti, il portale spiega nel dettaglio i luoghi in cui sono stati accertati casi di coronavirus. In tutto il mondo, a questa mattina, sono 2.794, mentre il numero dei morti è salito a 80. Fa ben sperare il picco dei guariti, che sale a 54.
La Cina continentale è la porzione del pianeta maggiormente colpita da questo nuovo morbo, in particolare l’Hubei. Proprio a Wuhan, capoluogo di questa regione, è cominciato il contagio: lì le persone che hanno contratto il coronavirus sono 1.423. Sempre nell’Hubei c’è il maggior numero di morti, 76. Seguono altre città della nazione asiatica: tra queste la capitale Pechino, dove al momento i casi accertati sono 68.
Quelli che sembrano numeri stabili sono in realtà in graduale aumento. Il vertiginoso picco di contagiati si verifica proprio nella Cina continentale, dove dai 278 casi del 20 gennaio scorso siamo passati ai circa tremila di oggi. Lineare la curva dei contagiati nel resto del mondo: dai quattro infetti di sette giorni fa si è passati stamane a contarne 57.
Nel resto del mondo comincia a diffondersi la paura di possibili altri casi, in particolare in Francia: tre persone nella Nuova Aquitania sono risultate positive ai test per il coronavirus. Si tratta al momento degli unici tre casi accertati in Europa. Paura anche in Australia e in Corea del Sud: nel cuore della terra dei canguri sono emersi nove casi, mentre nel Paese asiatico sono stati accertati tre. Controlli anche nell’Ontario, in Canada, con un solo caso al momento segnalato.
(Dati dal portale CSSE/ Coronavirus 2020-nCoV)