Per combattere gli effetti economici dell’epidemia da Coronavirus il governo mette in campo anche il Reddito di cittadinanza per l’emergenza (Rem). Simile al reddito di cittadinanza, sarà destinato a tutti quei lavoratori che rischiano di restare senza un introito fisso a causa dell’emergenza. Sostanzialmente spetterà a coloro che non riceveranno l’indennità di 600 euro prevista per autonomi e professionisti dal decreto Cura Italia.
“Me lo immagino come una misura di tipo universale: 780 euro mensili destinati a tutti coloro che nell’ultimo mese non hanno percepito un reddito e che non sono coperti da altre misure”, ha dichiarato in una intervista a The Post Internazionale il capo politico reggente del M5s Vito Crimi. “L’Inps ha battuto molti record in questi giorni – prosegue – per emanare le circolari necessarie ad arrivare le misure del cura Italia” ma per il reddito di emergenza “dobbiamo immaginarci degli strumenti che consentano, a presentazione della domanda, una erogazione immediata”.
La parte del governo targata 5 Stelle, dunque, vorrebbe che l’aiuto fosse erogato dall’Inps perché l’Istituto di previdenza ha la possibilità di incrociare una serie di banche dati per controllare che i richiedenti non godano già di altri benefici, come il Reddito stesso o una pensione, ma il Pd non sembrerebbe totalmente convinto.
L’imperativo del governo, comunque, è trovare liquidità per imprese, autonomi, lavoratori. A cominciare da precari, stagionali e lavoratori in nero. “Servono i tre miliardi e procedure semplificate in modo da poterlo erogare in pochissimo tempo”, spiega la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo in un’intervista a Huffington Post.
Priorità del governo anche i cosiddetti lavoratori sommersi. “Sono persone che non possono accedere a cassa integrazione, reddito di cittadinanza e quant’altro, e che a maggior ragione non possono in alcun modo essere lasciate indietro”, afferma il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in due interviste, a Mattino e Avvenire, in cui spiega che il reddito di emergenza andrà anche a colf e badanti. Parallelamente nel governo si fa avanti l’idea della semplificazione di alcuni requisiti – a cominciare da quelli immobiliari – per ottenere il reddito di cittadinanza.
“Estendere il reddito è una visione assistenzialista miope. La misura sociale più urgente e giusta è quella di riaprire le aziende per non far partire i licenziamenti”, sottolinea Matteo Renzi. Favorevole al rem è LeU mentre le opposizioni al momento non commentano.