Nella lotta contro il Coronavirus ogni sostegno è ben accetto. E l’Italia, allo stremo delle forze soprattutto al Nord, avrebbe chiesto aiuto anche agli Stati Uniti.
Secondo la Cnn, che cita un funzionario della Difesa americano rimasto anonimo, il governo italiano avrebbe fatto un appello al capo del Pentagono Mark Esper per ottenere equipaggiamento medico come mascherine e respiratori. In aggiunta, il governo avrebbe anche chiesto l’assistenza dei militari Usa di stanza in Italia per sostenere gli ospedali da campo e il personale medico italiano.
Manca per ora la risposta americana, ma la richiesta cade nel momento in cui varie comunità internazionali stanno fornendo il proprio supporto all’Italia.
Arrivano gli aiuti dalla Russia, scattati dopo una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il premier Giuseppe Conte: a Pratica di Mare, come conferma su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sono già atterrati i primi dei nove aerei carichi di medici specialisti, esperti virologi e attrezzature utili per contrastare il virus, con una frequenza di un cargo in arrivo ogni due ore. Gli aiuti non implicano alcuna risposta da parte di Roma, dichiara il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia di stampa russa Interfax: “Qualsiasi condizione, calcolo o aspettativa è fuori discussione. Faremo semplicemente tesoro dell’esperienza sul campo in vista di eventuali epidemie in Russia”.
E poco dopo le 18 di ieri è atterrata a Malpensa la delegazione composta da 37 medici e 15 infermieri cubani con esperienza nel contrastare le emergenze sanitarie, disponibili da subito ad aiutare gli operatori sanitari degli ospedali in Lombardia e diretti verso Crema, dove è stato allestito un ospedale da campo. I contingenti di Russia e Cuba si aggiungono ai dodici esperti inviati dalla Cina la scorsa settimana per supportare la Lombardia, ormai in affanno nel contenere l’emergenza.