Brutta giornata per le borse mondiali che accusano forti perdite sulla scia dei timori causati dalla pandemia del coronavirus e dalla recessione globale.
I mercati europei procedono in forte calo, nonostante gli interventi economici messi in atto dai governi. Ma si attende l’apertura di Wall Street per conoscere la risposta degli investitori statunitensi, dopo la decisione del presidente americano Donald Trump di destinare ben 850 milioni di dollari alla crisi sanitaria. Francoforte, Londra e Parigi aprono con un perdita di oltre il 5%, mentre Madrid cede il 3,9% e Milano l’1,4%.
Negativa anche la giornata sulle piazze finanziarie asiatiche. Tokyo ha concluso gli scambi in calo dell’1,61%. Anche la borsa di Seul ha chiuso in negativo, perdendo il 4,86%. In flessione infine gli indici cinesi: il Composite di Shanghai arretra di quasi due punti, mentre quello di Shenzhen perde l’1,55%.
Ma sulla sponda italiana è soprattutto lo spread a fare paura. Il differenziale Btp/Bund schizza in mattinata oltre i 320 punti con il rendimento del decennale italiano che sfiora il 3%. Non accadeva dalla fine del 2018.
Anche il mercato automobilistico sta pagando le conseguenze della diffusione della pandemia. Le vendite di auto sono in calo in Europa. Sono 74.852 le vetture immatricolate nel vecchio Continente a febbraio da Fiat Chrysler Automobiles, in calo del 6,9% rispetto allo stesso mese del 2019. La quota è pari al 7%, stabile rispetto a un anno fa.
Nei primi due mesi del 2020, Fca ha venduto 142.971 vetture, il 6,6% in meno dello stesso periodo dello scorso anno. La quota aumenta dello 0,1% al 6,5%.
Proprio nel mese di febbraio, le immatricolazioni, secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, hanno registrato un calo del 7,25% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Anche in Cina non si ferma la flessione delle vendite del comparto. Nelle prime settimane di marzo si è registrato un crollo del 47%, meno del tracollo che si è registrato a febbraio, con un calo dell’80%.