La Lazio dovrà giocare le prossime due partite casalinghe senza il sostegno dei tifosi della Curva Nord. Lo ha deciso il giudice sportivo, che ha punito il club biancoceleste a seguito dei cori razzisti rivolti a due giocatori del Sassuolo in occasione della sfida disputata all’Olimpico domenica scorsa e vinta 6-1 dagli uomini di Simone Inzaghi. Il settore più caldo del tifo resterà chiuso in occasione di Lazio-Cagliari del 22 ottobre e Lazio-Udinese del 5 novembre.
La sanzione ha determinato anche la revoca della sospensione con la condizionale che il club aveva ricevuto dopo la precedente squalifica, ricevuta per lo stesso motivo, dopo il derby con la Roma dello scorso 30 aprile. I tifosi laziali potranno invece assistere regolarmente alla gara di Europa League contro il Nizza, in programma il 2 novembre, a differenza della sfida di giovedì scorso contro lo Zulte Waregem, giocata a porte chiuse per una squalifica inflitta dall’Uefa nel marzo 2016. In campionato la Curva Nord tornerà a riempirsi proprio in occasione della prossima stracittadina, il 18 novembre.
Nel comunicato del giudice sportivo della serie A, Gerardo Mastrandrea, si legge che “i sostenitori della società Lazio, assiepati nel settore Curva Nord in numero di circa duemila, si rendevano responsabili, al 31’ del primo tempo e al 33’ del secondo tempo, di cori espressione di discriminazione laziale, durati alcuni secondi, nei confronti rispettivamente dei calciatori del Sassuolo Adjampong Claud e Duncan Alfred”. Il Giudice inoltre “dispone la revoca della sospensione della sanzione inflitta in occasione della gara Roma-Lazio del 30 aprile 2017 per mancata decorrenza dell’annuale periodo di prova”.
La società del presidente Lotito, tramite il proprio legale, Gian Michele Gentile, ha annunciato l’intenzione di fare ricorso, sperando di vedere trasformata almeno una delle due giornate di squalifica in un’ammenda.