I leader delle due Coree Moon Jae-in e Kim Jong-un si incontreranno a Pyongyang dal 18 al 20 settembre. Si tratta del terzo summit intercoreano per rispettare gli accordi sulla denuclearizzazione e sul relativo smantellamento del sito dei test missilistici di Tongchang-ri. A renderlo noto, Chung Eui-yong, l’inviato speciale di Moon che in una nota fa sapere che i due leader coreani “sono impegnati in negoziati di alto livello in attesa del summit della prossima settimana”.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ribadito l’impegno sulla denuclearizzazione e assicurato la massima determinazione a “rimuovere del tutto il pericolo di un conflitto armato e l’orrore di una guerra della penisola” a favore di una pace “senza armi nucleari”, dice il leader da Pyongyang.
Dopo due anni di crescenti tensioni tra le due Coree, dovute ai programmi balistici e nucleari del regime di Kim, c’è stato un calo della tensione dall’inizio dell’anno. Distensione favorita sicuramente dal vertice di aprile, ma anche dallo storico incontro, a giugno a Singapore, tra il leader nordcoreano e il presidente americano Donald Trump, conclusosi però con delle promesse non ancora mantenute.
Moon arriverà quindi a Pyongyang con un doppio obbiettivo: accelerare il coinvolgimento inter-coreano e rompere un’impasse nei negoziati nucleari tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti.