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Corea, la svolta di Kim
Il leader nordcoreano scrive
a Trump: “Incontriamoci”

Fissato un meeting a maggio

Pyong Yang apre alla fine dei test

di Siria Guerrieri09 Marzo 2018
09 Marzo 2018

epa06590531 South Korean National Security Director Chung Eui-yong (C) finishes making a statement regarding his 07 March meeting with North Korean leader Kim Jong Un, beside National Intelligence Service chief Suh Hoon (L) and Republic of Korea's Ambassador to the United States, Cho Yoon-je (R), at the entrance to the West Wing of the White House in Washington, DC, USA, 08 March 2018. According to the statement North Korean leader Kim Jong-un has agreed to meet US President Donald J. Trump by May to achieve permanent denuclearization. EPA/MICHAEL REYNOLDS

La svolta, inaspettata, alla fine c’è stata. L’incubo di un conflitto nucleare tra le due Coree si allontana. La speranza accesa dalla partecipazione dei nord coreani alle Olimpiadi invernali di PyongCheng si è rivelata più concreta di quanto gli stessi commentatori immaginassero. Perché Kim Jong-Un, il leader della Nord Corea, protagonista indiscusso fino alla fine, ieri ha scritto una lettera che probabilmente rimarrà nei libri di storia. Una missiva diretta al presidente americano Donald Trump, recapitata nella notte (questa mattina ora italiana) alla Casa Bianca per mano del responsabile per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, in qualità di messaggero e di mediatore. Nella lettera il capo della nazione nordcoreana invita il presidente Usa a incontrarsi. Faccia a faccia, per discutere di denuclearizzazione della penisola coreana. Ma anche della fine dei lanci sperimentali di missili che hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso per mesi.

Per gli analisti di geopolitica e geostrategia occidentali è un vero colpo di scena. Uno scenario del tutto inaspettato, che cambia radicalmente le carte in tavola. Kim Jong-Un, definito da Donald Trump “l’uomo razzo” in uno dei suoi famosi tweet, potrebbe essere paradossalmente tra i papabili per il prossimo nobel per la pace. Stando al contenuto della lettera, il presidente della Nord Corea sarebbe disponibile alla fine dei test missilistici nucleari. Proprio quei test che hanno portato nei mesi scorsi il mondo sul baratro della guerra nucleare.  Il responsabile per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, Chung Eui-yong, dopo aver consegnato la lettera al Commander in chief  si è affacciato, raggiante, dalla Casa Bianca. E ha annunciato che il presidente Donald Trump si è dichiarato disponibile a incontrare il leader nord coreano entro maggio.

“Un cambiamento radicale e sorprendente della posizione del leader nordcoreano Kim Jong Un”, è stato il commento a caldo del segretario di Stato Rex Tillerson. Per Seul, l’incontro tra i due leader sarà “una pietra miliare per la pace”. Per la Cina è una vittoria. il corso degli eventi sembra aver imboccato la strada giusta per il governo di Pechino, che ha espresso soddisfazione e ottimismo. La questione nucleare della penisola coreana “è sul giusto binario della sua soluzione”, ha sottolineato il portavoce del ministro degli Esteri cinese Geng Shuang, “Il prossimo passo da parte di tutte le parti è di sostenere questo slancio e forgiare sinergie, lavorando assieme per restaurare la stabilità nella penisola coreana”.

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