Corea del Nord. Sale la tensione in Asia: missili pronti per il lancio, Usa e Giappone pronti per eventuali attacchi

Si rischia la guerra vera. È il giudizio di uno dei più accreditati esperti cinesi di questioni riguardanti la Corea del Nord: Zhang Lianghui. «Esiste il 70% di possibilità che si entri in conflitto» perché il nuovo conflitto, secondo l’analista, potrebbe essere usato dal dittatore nordocoreano come pretesto per unificare le due Coree. In effetti, oltre la febbre sale la confusione. La Corea del Nord ha spostato più di una volta i missili con l’obiettivo di rimestare le acque e rendere difficile il lavoro per l’intelligence straniera prima del previsto lancio. Lo riporta oggi l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, riferendo analisi fatte dall’intelligence. Secondo i risultati di queste indagini i due missili a medio raggio Musudan sono stati più volte spostati dentro e fuori un deposito sulla costa orientale e, allo stesso tempo, almeno cinque mezzi di lancio sono stati visti in diversi luoghi e posizioni. «Questi sono segnali del fatto che il Nord potrebbe lanciare missili Musudan in qualsiasi momento a breve», ha detto una fonte di intelligence all’agenzia. Sussiste l’ipotesi che l’intenzione di Pyongyang sia di «affaticare» gli agenti di intelligence Usa e sudcoreani, da ieri posti in stato di allerta.
Gli americani, intanto, hanno posizionato la piattaforma radar SBX (Sea-Based X-band Radar) per essere in grado di rilevare ogni eventuale lancio di missile da parte della Corea del Nord. «Il radar SBX è in posizione», ha detto un fonte della Difesa alla France presse.Gli Usa hanno rafforzato le difese missilistiche nell’area, per proteggere la Corea del Sud e il Giappone, loro alleati, e le proprie basi militari, da eventuali attacchi. La piattaforma radar è in grado di rintracciare un lancio di missili in un raggio di almeno 2mila chilometri.