Atterrerà in serata a Washington il vice-presidente nordcoreano Kim Yong-chol, il suo incontro con il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, potrebbe essere decisivo per stabilire un secondo storico summit tra Usa e Corea del Nord, dopo il primo avvenuto il 12 giugno a Singapore. Secondo il Washington Post, l’appuntamento potrebbe essere a marzo o aprile a Danang, in Vietnam. L’annuncio ufficiale sulla data è atteso per venerdì prossimo.
L’indiscrezione arriva da persone vicine all’ambiente diplomatico statunitense, secondo cui la corrispondenza tra Trump e Kim si sarebbe intensificata nelle ultime settimane.
Il presidente americano si è sempre mostrato favorevole ad un confronto. “Con la Corea del Nord abbiamo un buon dialogo”, diceva Trump il 6 gennaio. Ora però il governo americano si attende passi avanti dal “regno eremita”, come veniva chiamata anticamente la Corea, sulle richieste riguardo allo smantellamento del nucleare. “Stiamo lavorando per fare progressi sul nostro obiettivo, ovvero la totale denuclearizzazione della Nord Corea. Il presidente non vede l’ora di incontrare Kim per un secondo summit”, ha detto un portavoce della Casa Bianca.
Dal canto suo, anche la Nord Corea sembra aprire al dialogo. Al momento si trova infatti sotto le pesanti sanzioni economiche degli Stati Uniti. Secondo stime della Banca centrale sudcoreana, nel 2017 l’economia nordcoreana è cresciuta al ritmo più lento da vent’anni a questa parte, le sanzioni hanno infatti bloccato le esportazioni.
L’unico valido interlocutore individuato dal governo nordcoreano sembrerebbe però Trump. Kim Yong-chol aveva infatti già cancellato un incontro programmato con il segretario di Stato Mike Pompeo a novembre, perché voleva parlare direttamente con il presidente.
L’incontro di oggi, perciò, non sarà una vera e propria negoziazione, ma uno step necessario per discutere l’accordo e individuare la data per il prossimo summit.