MALAGA – A Malaga domina l’azzurro. La Coppa Davis torna finalmente in Italia e la squadra capitanata da Filippo Volandri incide il suo nome nella storia, vincendo dopo 47 anni la competizione mondiale del tennis maschile. Battendo nella finale l’Australia, vincente nel 1960, 1961 e 1977, gli azzurri centrano l’impresa.
Sinner e Arnaldi guidano l’Italia alla vittoria
È la Coppa Davis dell’unità nella molteplicità. Ma è soprattutto la Coppa Davis di Jannik Sinner. Il numero uno d’Italia e quarto al mondo chiude la finale alla sua maniera, con la sesta vittoria in 6 confronti con l’australiano Alex De Minaur, che ha messo in difficoltà Sinner solo nei primi games. E trascinare l’Italia nella finale non era nemmeno un sogno per Matteo Arnaldi, che un anno fa perdeva tutte e tre le partite nel girone delle Next Gen Finals a Milano. Ora, dopo aver ribaltato in tre set Alexei Popyrin, ha vinto la sfida ed entra anche lui nella storia.
Sorrisi ed emozione per i protagonisti dell’impresa azzurra: a partire dall’orgoglio e dalle lacrime del capitano Volandri, dalla determinazione di Sinner e dalla gioia di Arnaldi, di Lorenzo Musetti, di Lorenzo Sonego e di Matteo Berrettini, infortunato ma a Malaga per fare gruppo e tifare Italia. E sul podio c’è anche il novantenne Nicola Pietrangeli, capitano del primo successo italiano in Davis e simbolo del tennis italiano nel mondo, l’azzurro con la miglior classifica di sempre nella storia del tennis maschile.
Rinviato l’incontro tra Mattarella e gli azzurri
Subito piovono i complimenti, come quelli del numero uno del Coni Giovanni Malagò, e l’invito a Palazzo Chigi della premier Giorgia Meloni. Dovrà essere riprogrammato, invece, l’incontro programmato per il 21 dicembre tra la squadra e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, ha infatti chiarito che i ragazzi hanno già in programma le vacanze, in vista della partenza per l’Australia per i tornei di fine e inizio anno.