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ancora pari tra Luna Rossa e New Zealand

Coppa America, ancora pari
tra Luna Rossa e N. Zealand
nel secondo giorno di finale

Gli azzurri dominano nella terza gara

Immediata la rimonta dei neozelandesi

di Roberta Chiarello12 Marzo 2021
12 Marzo 2021

Luna Rossa Prada Pirelli team celebrate victory in the Prada Cup final against INEOS Team UK in Auckland on February 21, 2021. (Photo by Gilles Martin-Raget / AFP)

Nuovo pareggio tra Luna Rossa e New Zealand nella finale di Coppa America. La seconda giornata di regate nella baia di Auckland si conclude in un botta e risposta tra campioni con la vittoria del team italiano in gara 3 e la rimonta immediata dei kiwis in gara 4. 

La barca nostrana si aggiudica la regata di apertura con 37 secondi di vantaggio sull’avversaria, ed è subito storia: mai l’Italia aveva vinto due regate nella finale di Coppa America. Una giornata definita “molto positiva e interessante” dal timoniere Francesco Bruni, nonostante l’iniziale timore per il vento debole tra gli 8 e i 10 nodi. Qualche tensione al via, con lo start rinviato di alcuni minuti per la presenza di barche di tifosi all’interno del campo di regata. Poi l’entrata in scena di Luna Rossa, magistrale in partenza e nella prima determinante virata nel lato di bolina.

Dopo il successo in apertura di giornata, Luna Rossa ritenta con lo schema vincente della prima gara, ma la barca neozelandese domina in velocità sin dalla partenza e controlla il gioco fino alla fine, aggiudicandosi un vantaggio di 1:03 minuti.  “Non siamo riusciti ad andare verso il lato giusto, poi abbiamo commesso un piccolo errore” ha commentato il timoniere di Luna Rossa James Spithill nelle interviste di bordo al termine della gara 4. “Ma sono soddisfatto della prestazione” ha concluso.

Si prospetta quindi una battaglia ancora tutta da giocare nella 36esima edizione dell’America’s Cup, ma una cosa è certa: vincere le partenze è fondamentale.  Entrambe le squadre sfoderano i loro punti di forza. Gli azzurri hanno dimostrato di stringere meglio il vento e una maggiore fluidità nelle manovre, ma i neozelandesi sembrano dominare in velocità anche con vento poco favorevole. A fare la differenza è quindi il fattore umano: in mare gli errori si pagano a caro prezzo.

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