DUBAI – Si è aperta oggi, giovedì 30 novembre, dopo un minuto di silenzio per le vittime di Gaza la 28esima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Dubai. L’Onu esorta la comunità internazionale a prendere azioni urgenti e immediate dopo aver lanciato l’allarme: il 2023 sarà l’anno più caldo di sempre. I 195 paesi partecipanti saranno chiamati a stilare un bilancio di quanto è stato fatto rispetto agli obiettivi indicati nel 2015 dall’Accordo di Parigi. Un resoconto che dovrebbe essere, stando agli studi scientifici pubblicati finora, negativo. A questo proposito, infatti, uno dei temi principali della Conferenza è proprio quello di riuscire a rispettare i target stabiliti da Parigi per non superare la soglia limite di 1,5 gradi di aumento della temperatura media globale.
I temi principali di Cop28 sono tre. Dare sostegno ai Paesi in via di sviluppo nel rispondere agli effetti del riscaldamento globale, rendendo pienamente operativo lo strumento Loss e Damage istituito nella precedente Cop di Sharm El-Sheik per riparare ai i danni che Paesi più poveri inevitabilmente subiranno dal cambiamento climatico. Ridurre le emissioni di gas serra ed infine creare una carta stradale chiara per diminuire l’utilizzo di carbone, petrolio e gas.
Il presidente di Cop28, Sultan Al Jaber, punta alla triplicazione delle rinnovabili entro il 2030, obiettivo raggiungibile visto il via libera di Cina e Stati Uniti. Capitolo a parte, invece, l’addio ai combustibili fossili. Il Presidente infatti ha esortato all’apertura della Conferenza a mettere il ruolo dei combustibili fossili nel documento finale. Alcuni sono intenzionati ad abbandonarli, essendo la causa del riscaldamento globale, altri a mantenerli o per sostenere le loro economie in espansione o per arricchirsi esportandoli in tutto il mondo. Quindi Al Jaber ha un piano B: abbandonare solo le fonti fossili per le quali non è possibile catturare la CO2 emessa durante la loro combustione. Infine un altro tema che verrà toccato sarà il Green Climate Fund.
Presenti e Assenti alla Cop 28
Assenti illustri per questa 28esima edizione. Dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, al leader cinese Xi Jinping. Oltre a Papa Francesco, che ha deciso di disertare per motivi di salute. Al suo posto il Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin. Invece sul fronte dei movimenti non ci sarà Greta Thunberg. Ci saranno invece Giorgia Meloni, il presidente ucraino Zelensky, Erdogan ed Emmanuel Macron, che incontrerà diversi leader del Medio Oriente e poi sabato sarà a Doha dove incontrerà l’emiro del Qatar.