NEW YORK – Il presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Dennis Francis, ha convocato una sessione speciale dell’Organizzazione per discutere dell’emergenza in Medio Oriente e del cessate il fuoco a Gaza. Durante la sessione straordinaria si prenderà in esame una bozza di risoluzione della Giordania. Se adottate, le risoluzioni dell’Assemblea Generale avranno peso morale ma non saranno vincolanti come quelle del Consiglio di Sicurezza. Intanto l’Onu ha lanciato un messaggio chiaro ai residenti della Striscia: “Nessun luogo è sicuro a Gaza”, visti i massicci bombardamenti israeliani che, solamente nelle ultime 24 ore, hanno colpito 250 obiettivi di Hamas. Ieri invece, mercoledì 25 ottobre, al Consiglio di Sicurezza sono state bocciate le risoluzioni di Mosca e Washington in merito al cessate il fuoco, a causa dei veti incrociati tra le due potenze: Mosca ne chiedeva l’attuazione immediata mentre gli Stati Uniti non erano d’accordo.
Diplomazia tra USA-Israele
Intanto proseguono i colloqui diplomatici tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il capo della Casa Bianca ha ribadito il diritto di Israele a difendersi e a farlo in linea con le leggi umanitarie internazionali sottolineando l’importanza di concentrarsi su quanto verrà dopo la crisi per includere una via per una pace permanente fra israeliani e palestinesi. Con l’esercito israeliano ormai stabilito a nord della Striscia con carri armati in attesa dell’attacco via terra, la Casa Bianca chiede a Israele di proteggere i civili palestinesi.
Erdogan sente Papa Francesco
Questa mattina, 26 ottobre, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un colloquio telefonico con Papa Francesco ha affermato che “gli attacchi israeliani contro Gaza hanno raggiunto il livello del massacro” aggiungendo che “Hamas sono un gruppo di liberazione che combattono una battaglia per proteggere la propria terre e popoli”. Citando gli aiuti umanitari per la popolazione della Striscia inviati da Ankara, Erdogan ha lanciato un appello per sostenere gli sforzi della Turchia e ha affermato che “la pace permanente nella regione sarà possibile solo con la creazione di uno Stato di Palestina indipendente”.
Le parole della Chiesa sul conflitto
Viaggia sulla stessa linea di pensiero di Joe Biden il presidente della Conferenza Episcopale Italiana Matteo Maria Zuppi secondo cui: “Hamas è il peggiore nemico del popolo palestinese“. È fondamentale per l’arcivescovo che ci sia “una soluzione che garantisca i diritti delle due parti”, soprattutto al termine del conflitto. “C’è tanto bisogno di una leadership palestinese autorevole, in grado di difendere il suo popolo”, ha aggiunto.