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Controffensiva ucraina
colpiti 50 edifici a Bryansk
con bombe a grappolo

La giornalista russa Ovsyannikova

condannata a più di otto anni

di Giulia Chiara Cortese04 Ottobre 2023
04 Ottobre 2023

Soldati ucraini nel corso del conflitto | Foto Ansa

KIEV – Continua la controffensiva ucraina. Il bombardamento con munizioni a grappolo di ieri ha danneggiato più di 50 abitazioni nel villaggio di Klimovo a Bryansk, nella Russia sud-occidentale. “Nel bombardamento di ieri – ha affermato il governatore regionale Alexander Bogomaz sul suo canale Telegram – più di 50 edifici sono stati parzialmente danneggiati”. L’attacco, stando agli ultimi aggiornamenti, non avrebbe causato vittime.

Il presidente Biden conferma il sostegno all’Ucraina

Le munizioni a grappolo utilizzate dall’Ucraina fanno parte del pacchetto di forniture militari Usa.  La Casa Bianca, intanto, ha confermato la telefonata del presidente del Usa Joe Biden ai partner e alleati della Nato “per coordinare il sostegno all’Ucraina”. Nell’elenco anche la premier Giorgia Meloni, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Droni ucraini attaccano le regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk

Nel corso della scorsa notte decine di droni ucraini hanno attaccato le regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk. Il ministero della Difesa russo ha affermato di aver abbattuto “31 velivoli senza pilota” in quello che è stato descritto dall’agenzia Tass come un “attacco terroristico”. Secondo il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov sulla regione si sono abbattuti 19 droni che hanno causato danni a “un edificio amministrativo, una casa nel villaggio di Shishino e tre auto”. I servizi di sicurezza ucraini hanno confermato che “Il costo di questo sistema è di 1,2 miliardi di dollari. Si tratta del secondo sistema di questo tipo colpito dal Sbu nell’ultimo mese”.

Condannata a otto anni la giornalista russa Marina Ovsyannikova

Condannata a 8 anni e sei mesi in contumacia la giornalista russa Marina Ovsyannikova. L’accusa è quella di aver diffuso notizie false sulla guerra tra Russia e Ucraina. L’ex redattrice di Channel One, principale emittente televisiva pubblica della Russia, era entrata in diretta, nel corso di un telegiornale nel marzo 2022, con un cartello con le scritte “Fermate la guerra” e “Ti stanno mentendo”.

La giornalista Marina Ovsyannikova | Foto Ansa

 

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