“L’Alde è agli antipodi rispetto ai programmi da noi propugnati”. E ancora: “Sono tranquillo perché ho solo ricordato i nostri principi. Guy Verhofstadt nel 2009 stava al Bilderberg. Noi abbiamo fatto le dirette video sul blog seguendo quei meeting segreti, non potevamo sedere accanto a lui a Bruxelles”. Questo è il passaggio chiave dell’intervista concessa dall’europarlamentare pentastellato Carlo Sibilia a Repubblica.it. L’ex membro del direttorio cerca di smarcarsi dalla responsabilità che molti esponenti del movimento gli stanno attribuendo.
Ieri si sono dimessi due dei diciassette eurodeputati grillini. Sono Marco Affronte e Marco Zanni gli onorevoli che stanno accendendo la polemica in seno all’eurogruppo dopo il pasticcio dell’alleanza con l’Alde: Affronte lascia il gruppo euroscettico Efdd e si unisce al gruppo dei Verdi/Ale come membro indipendente. Mentre Zanni, radicale oppositore dell’euro, ha lasciato l’Efdd per il gruppo della destra Enf di Marine Le Pen e Matteo Salvini.
Sulla questione Sibilia ha dichiarato: “Questa cosa mi dispiace. Sono state prese decisioni affrettate. Ma noi non dobbiamo dare alibi a quelle persone che non aspettano altro che accada qualcosa per prendere la strada più comoda”, ma nel Movimento, “da aprile c’è una certa nebulosità nelle scelte”.
È Grillo a rincarare la dose dalle colonne del blog, chiedendo le dimissioni dall’europarlamentare per Zanni e Affronte. Se ciò non dovesse avvenire, tuona il leader, sarà notificata ai due onorevoli l’ammenda di 250 mila euro: “Gravi inadempienze al rispetto del codice di comportamento prevedono la richiesta di pagamento della sanzione prevista dal Codice comportamento per i candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee e per gli eletti al Parlamento europeo che tutti gli europarlamentari eletti del MoVimento 5 Stelle hanno firmato”.
I due interessati appaiono, per il momento, tranquilli. “La penale è carta straccia”, il commento caustico di Marco Affronte alla richiesta del leader. “Il foglio firmato che prevede la penale di 250 mila euro non ha valore legale”.