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HomeEconomia Conti pubblici, scontro con la Ue
Gentiloni: “Non siamo più il fanalino di coda”

Conti pubblici italiani
Bruxelles torna alla carica
in arrivo una nuova lettera

Katainen: "Roma non dice la verità"

Padoan: "Ci aspettiamo calo del debito"

di Luisa Urbani15 Novembre 2017
15 Novembre 2017

Continuano le preoccupazioni della Commissione europea nei confronti del debito pubblico italiano. Sebbene il Pil sia aumentato dello 0,5% nel terzo trimestre, secondo l’Ue il debito italiano fatica a scendere ed è ancora troppo elevato.

Nonostante i dubbi, però, Bruxelles non intende bocciare la legge di stabilità 2018 e sceglie una linea più “morbida”. La Commissione ha deciso infatti di rinviare a maggio del prossimo anno il giudizio completo sulla manovra inserita nella Finanziaria del 2018 e di rilasciare per ora solo un parere parziale. Il 22 novembre prossimo, quindi, Bruxelles darà il suo giudizio ridotto e invierà una nuova lettera al Governo Gentiloni in cui chiederà all’Italia maggiori impegni formali sul miglioramento dei conti pubblici e ulteriori chiarimenti. Questa la decisione presa ieri dai commissari nel corso della riunione nella quale hanno discusso del semestre europeo, di governance economica e degli orientamenti della politica di bilancio della zona euro.

“Da ieri non siamo più il fanalino di coda in Europa”, risponde indirettamente il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni all’inaugurazione dell’anno accademico della Cattolica a Roma. Al di là delle cifre, “il Paese s’è rimesso a crescere, anche se questa crescita non ha risanato le cicatrici della crisi”.

Nonostante la linea “morbida”, la Commissione europea smonta però l’entusiasmo del governo Gentiloni sulla ripresa economica italiana e allo scetticismo aggiunge anche una pesante accusa. Secondo Jyrki Katainen, il numero due della Commissione, Roma non starebbe dicendo la verità sui conti pubblici. “Tutti gli italiani dovrebbero sapere qual è la vera situazione economica in Italia. Le cifre pubblicate la scorsa settimana nelle previsioni economiche mostrano chiaramente una deviazione dagli obiettivi di medio termine per quanto riguarda il saldo strutturale” ha avvertito Katainen.

Immediata la replica del sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi: “Noi diciamo sempre la verità agli italiani, non so cosa volesse dire Katainen e siamo anche fiduciosi che il progetto di legge di bilancio vada nella giusta direzione”.

Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, interpellato a Londra dove ha preso parte ad alcuni incontri con investitori, ha deciso di non replicare a Katainen. “Non replico a Katainen – ha affermato – ma rispondo con quanto ho già detto molte volte in passato: con la commissione c’è un rapporto di collaborazione, se ci saranno osservazioni sulla legge di Bilancio, ne terremo conto. Ma comunque ripeto che è una buona legge”. Questa mattina, in un’intervista alla Cnbc ha aggiunto: “Ci aspettiamo un calo deciso del debito in un prossimo futuro grazie alla più alta crescita del Pil nominale”.

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