“È importante che dal Consiglio Europeo vengano al riguardo reiterati il sostegno agli Stati Membri che si affacciano sul Mediterraneo orientale e il richiamo al pieno rispetto del diritto internazionale”. È questa la posizione dell’Italia, espressa dal premier Giuseppe Conte, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue soffermandosi sul caso Turchia. Il presidente del Consiglio è intervenuto dopo che il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, ha ribadito “che verrà impedito ad altri Paesi di compiere attività di perforazione in mare in cerca di idrocarburi nel Mediterraneo orientale”. “Nessuno può condurre questo genere di attività nella nostra piattaforma continentale senza il nostro permesso”, ha detto Cavusoglu in un’intervista televisiva.
Proprio a questo riguardo, Cipro ha denunciato che la Turchia agirebbe nella sua zona economica esclusiva, dove Nicosia ha concesso licenze di esplorazione a diverse compagnie straniere, tra cui l’italiana Eni. Di recente è stato siglato un accordo turco con la Libia che aumenta i confini marittimi rivendicati da Ankara anche per le attività di perforazione.