I contagi da Covid-19 non si arrestano, e ora tutta Italia è stata dichiarata “zona protetta”. Ieri sera in conferenza stampa da Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato nuove e più stringenti misure che i cittadini devono assolutamente rispettare per provare a limitare il contagio.
Il Dpcm entrato in vigore da questa mattina sarà valido fino al 3 aprile. “Abbiamo adottato una nuova decisione che si basa su un presupposto: tempo non ce n’è. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e, ahimè, anche delle persone decedute. Le nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora”. Così Conte ha annunciato i nuovi provvedimenti che si possono sintetizzare con la frase “io resto a casa”, già hashtag dominante sui social, anche grazie all’impegno dei vip dello spettacolo e della musica.
Il provvedimento estende le misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale. Come era per le ex zone rosse, Lombardia e quattordici province del Nord Italia, ora è per tutto il territorio nazionale.
Chiusure. Si fermano dappertutto teatri, palestre, cinema, sale bingo e tutti gli svaghi, matrimoni e funerali. Nel week end prevista anche la chiusura dei centri commerciali. Bar e ristoranti possono restare aperti, ma soltanto dalle 6 alle 18 e con il rispetto della distanza di sicurezza di un metro tra persona e persona, pena la sospensione dell’attività. Chiuse anche piscine, centri benessere, centri termali, culturali e ricreativi. Chiusi gli impianti sciistici in tutta Italia.
Istruzione. Le scuole e le Università resteranno chiuse fino al 3 aprile. Stop a tutti i concorsi, tranne quelli per via telematica. Unica eccezione è stata fatta per i concorsi medici. Stop anche agli esami per la patente di guida.
Lavoro e spostamenti. I cittadini possono spostarsi soltanto per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute”. Chi si muove sul proprio territorio può autocertificare le motivazioni per cui lo fa, ma per chi trasgredisce o dichiara il falso sono previste sanzioni che vanno fino all’arresto. Garantita l’apertura di negozi di alimentari e farmacie, perché non si fermano la circolazione delle merci e nemmeno il trasporto pubblico.
Stop agli assembramenti. Basta feste e raduni, vietati ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Bloccati tutti gli sport, incluso il campionato di calcio, ma si terranno a porte chiuse le competizioni internazionali.
Si ribadisce, inoltre, la raccomandazione a restare a casa per chiunque abbia sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 gradi centigradi. L’invito è sempre quello di contattare il medico di famiglia. Divieto assoluto di muoversi per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al virus.