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HomePolitica Conte bis, oggi il voto in Senato
governo alla prova, dopo la fiducia di ieri

Conte 2, oggi in Senato
governo alla prova del voto
dopo la fiducia della Camera

Nel pomeriggio la replica del premier

Franceschini: stop stagione dell'odio

di Camilla Canale10 Settembre 2019
10 Settembre 2019

Luciana Lamorgese, Ministro dell'Interno, Paola De Micheli, Ministro dei Trasporti, Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio e Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri durante la discussione sulla fiducia al nuovo governo nell'aula del Senato, Roma 10 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Incassata la prima fiducia alla Camera, il governo Conte bis oggi affronta il giudizio del Senato. Il dibattito è iniziato poco dopo le 10, l’intervento del premier in aula è previsto intorno alle 15,30 e il voto di fiducia dovrebbe arrivare nel tardo pomeriggio. Secondo alcune fonti, la nuova maggioranza potrebbe contare su almeno 169 voti. Il leader della Lega Matteo Salvini dovrebbe intervenire verso le 14.30 mentre non parlerà il senatore Pd Matteo Renzi.

All’ingresso in Senato, questa mattina Conte è stato accolto da urla e dal coro “traditore, traditore” da parte di alcuni esponenti leghisti mentre Salvini è stato applaudito. “Squallido passare da un governo con la Lega ad un governo con LeU. Gli lascio la poltrona, mi tengo la dignità” ha affermato l’ex vicepremier.

Ieri il governo Conte bis ha ottenuto la fiducia alla Camera con 343 sì e 263 voti contrari. Nell’intervento a Montecitorio, durato un’ora e mezza, il premier ha sottolineato che il primo banco di prova sarà la manovra e ha, inoltre, illustrato le linee guida del governo su temi come lo stop alle clausole di salvaguardia dell’Iva, il rispetto dei vincoli di bilancio, la revisione dei decreti sicurezza, la riduzione del numero dei parlamentari e la realizzazione di un salario minimo.

E ancora: una serie di riforme sull’autonomia regionale, interventi sugli asili nido, una legge di genere per equiparare gli stipendi delle donne. Conte, duramente contestato dalle opposizioni in Aula, ha anche annunciato: “Io e tutti i miei ministri prendiamo il solenne impegno, oggi, davanti a voi, a curare le parole, ad adoperare un lessico più consono, più rispettoso”. un cambio netto rispetto al linguaggio e ai toni utilizzati in precedenza.

“Oggi si chiude la stagione della cattiveria, dell’odio e credo si possa guardare avanti”, ha commentato il ministro e capo delegazione del Pd al governo, Dario Franceschini, che ha promesso: “Adesso ci rimbocchiamo le maniche per il bene del paese”.

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