La crisi libica e il nuovo “piano green” dell’Unione Europea. Ma anche le questioni interne, come le lotte intestine nel Movimento 5 Stelle e le grane Alitalia e Autostrade. È un Giuseppe Conte a tutto tondo quello intervistato da Marco Galluzzo questa mattina sul Corriere della Sera.
Sulla Libia il premier rivendica il ruolo dell’Italia nella mediazione che ha portato al temporaneo cessate il fuoco. “Siamo in prima linea grazie alla nostra incisività e credibilità”, spiega Conte, che poi rimanda al summit di Berlino con le altre potenze dell’Ue per la risoluzione definitiva del conflitto: “Dobbiamo lavorare tutti per una soluzione politica”, il monito. Con Bruxelles rilancia poi il dialogo sulla sostenibilità ambientale: “In settimana la Commissione presenterà il piano per la transizione energetica. Ci stiamo adoperando perché l’Ilva sia al centro di questo piano green”.
Interrogato sulle sorti della maggioranza, il premier minimizza il risultato del voto delle regionali in Emilia Romagna. “Non deciderà il destino del governo nazionale”, rivela Conte, che però non nasconde la necessità di un “confronto” con le varie forze di governo “per impostare l’agenda 2023 sulla base di alcune priorità che io stesso ho individuato”. E sull’ipotesi delle dimissioni di Di Maio da capo politico dei Cinque Stelle risponde: “Luigi ha già smentito. Sono sicuro che questo confronto porterà nuova linfa al Movimento”.
Non manca la stoccata al leader della Lega Matteo Salvini sul caso Gregoretti. “Tutta la fase decisionale riguardante lo sbarco è stata decisa da lui – precisa Conte – proprio mentre era in vigore il decreto sicurezza bis, fortemente voluto dal suo ministero”. Dell’ex alleato salva però la riforma delle pensioni: “Quota 100 è confermata, anche se vorremmo rivedere l’intero sistema sulla base di una distinzione tra lavori usuranti e non”.
Sul tema dell’economia il premier anticipa una riforma dell’Irpef e nuovi investimenti “per creare nuove sinergie tra pubblico e privato”, mentre su Alitalia e Autostrade chiosa: “Sulla prima è in arrivo una ristrutturazione per renderla competitiva sul mercato dei trasporti, sulla seconda sono emerse gravi inadempienze che ci porteranno a fare scelte nell’interesse dei cittadini e della loro sicurezza”.