Secondo e ultimo giorno di consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. Nell’agenda del Presidente della Repubblica bilaterali con i leader dei partiti e i gruppi parlamentari alla Camera e al Senato: già ricevuti in mattinata Grillo e Berlusconi, Bersani in chiusura alle 18. Già domattina il Capo dello Stato potrebbe assegnare al leader del Pd un probabile incarico, pieno o esplorativo, mentre si ragiona su un “governo di scopo” atto a raggiungere le priorità indicate da Napolitano, il cui mandato scadrà il 15 maggio.
L’incontro dei grillini con il Presidente. Arriva al Quirinale in abito scuro e cravatta. “Devo incontrare il Signor Presidente”, annuncia scendendo dal suo monovolume. Così accompagnato dai capigruppo alla Camera e al Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, Beppe Grillo incontra la prima carica dello Stato al Quirinale. Nessuna parola trapela dal comico genovese che lascia Palazzo Chigi da un’uscita secondaria, bypassando i giornalisti e sconvolgendo il protocollo. Sceglie il web, lui, mentre in conferenza stampa parlano i capigruppo. “Il MoVimento 5 stelle è primo per numeri di voto, per questo chiediamo ufficialmente un incarico di governo”, ha dichiaratola Lombardi, sull’incontro con Napolitano, reiterando la linea dei grillini. Il M5s “chiede ufficialmente un incarico di governo per realizzare il suo programma, in particolare per realizzare le misure di rilancio delle piccole e medie imprese, il reddito di cittadinanza, i tagli agli sprechi della politica”, ha pubblicato sul suo blog, Grillo. “Se questa richiesta non venisse accolta, il MoVimento 5 stelle chiederà la presidenza delle Commissioni del Copasir (comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) e della vigilanza Rai”. Questo perché, scrive l’ex performer, “finora, nonostante le dimensioni del successo elettorale non è stata data alcuna rappresentanza istituzionale al M5s, non la presidenza della Camera, non la presidenza del Senato, che sono stati oggetti di contrattazione e mercanteggiamento tra i partiti e non espressione del consenso elettorale”.
Dopo i grillini, è la volta del centrodestra. Berlusconi, al Quirinale come rappresentante di Pdl e Lega, rilancia l’idea del governassimo: “Non è accettabile che una forza che ha solo il 30% dei voti possa esigere tutto” e “prendersi” anche il Colle. “Abbiamo esaminato i risultati delle elezioni, che presentano tre forze politiche di pari entità. Una di queste non ha dato la propria disponibilità a collaborare, restano in campo Pdl e Pd a cui incombe la responsabilità di dare un governo al Paese”, afflitto dalla crisi economica. Non resta, dunque, che cercare “un forte governo di coalizione”, secondo Berlusconi.
Da pochi minuti è salito al Colle il predecessore di Napolitano, Carlo Amato Ciampi, mentre il leader del partito democratico incontrerà la massima carica alle 18. Si a verso l’incarico esplorativo,cioè il mandato a Bersani per tentare di formare un governo di coalizione. Plausibile anche l’ipotesi di un “governo di scopo” per realizzare le priorità del“l’Agenda Napolitano”: Europa, rimborso della pubblica amministrazione alle imprese, occupazione, costi della politica e nuova legge elettorale. Vari i nomi di quelli che potrebbero essere posti alla guida di un tale governo, tra cui l’attuale presidente del Senato, Pietro Grasso. La crisi economica e sociale impongono una scelta veloce, e cosìla scadenza del mandato di Giorgio Napolitano, il 15 maggio.
Anna Serafini