BRUXELLES – Il tema migranti non verrà affrontato al Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. La volontà della premier Giorgia Meloni di discutere con i 27 “il contrasto all’immigrazione illegale” si scontra con l’agenda del vertice: tra le questioni Ucraina ed economia, ma non i flussi migratori.
Meloni arriva al vertice Ue
Arrivando al Consiglio la premier si è comunque detta “soddisfatta della bozza di conclusioni, che chiede alla Commissione di procedere spedita” sul tema migranti.
Dopo la seduta del 22 marzo al Senato, in cui è emersa una possibile spaccatura della maggioranza sulla questione Ucraina, a Meloni è stato chiesto di esprimere un parere sulle posizioni della Lega: “Francamente non mi preoccupano, tutti lavoriamo alla fine del conflitto”. Negando così le ipotesi di scontro, la presidente del Consiglio ha dichiarato che “nei fatti la linea italiana è molto chiara”.
Sul tema energia Meloni si è detta favorevole alla transizione ecologica ma l’Ue non dovrebbe “occuparsi di stabilire quali siano le tecnologie per arrivare agli obiettivi” ambientali. La premier ha poi affermato che “a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica e digitale” ma per rendere competitivo il sistema “serve una governance più attenta alla crescita”. Affermando che l’Unione europea dovrebbe “imparare dai suoi errori”, Meloni si è detta fiduciosa che le proposte italiane “di assoluto buonsenso” possano essere approvate a livello europeo.
Al margine del vertice Meloni forse incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron, il premier polacco Mateusz Morawiecki e quello greco Kyriakos Mitsotakis. Con questi ultimi la premier ha tenuto dei colloqui telefonici negli ultimi giorni.
Al vertice anche Schlein
A Bruxelles, nella sua prima trasferta all’estero, c’è anche la neoeletta segretaria del Pd Elly Schlein, per la prima volta a confronto con i socialisti europei. Incontrerà il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, la premier finlandese Sanna Marin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, per affrontare il dossier Ucraina, la crisi economica e quella migratoria, e per coordinarsi sul programma politico per le europee del 2024.
A margine del pre-vertice, Schlein ha dichiarato che sulle migrazioni “il governo italiano fa le domande sbagliate all’Ue”. Dovrebbe “invece chiedere una maggiore condivisione delle responsabilità sull’accoglienza, ottenendo una missione europea di ricerca e soccorso in mare”.