BRUXELLES – “Pronti a sostenere una pace giusta in Ucraina”. È questo uno degli argomenti in discussione all’odierno Consiglio europeo di Bruxelles, a cui per la prima volta prende parte anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Per la premier non è accettabile mettere in discussione gli aiuti da offrire all’Ucraina contro l’aggressione di Putin e ribadisce la necessità di continuare ad apportare sostegno al popolo in difficoltà. Opinione condivisa dall’intero Summit Ue e che emerge nelle conclusioni finali: “Ad oggi, la Russia non ha mostrato alcuna reale volontà di raggiungere una pace giusta e sostenibile. L’Unione europea resta impegnata a fornire sostegno politico e militare all’Ucraina”. Come anche fortemente condivisa è la condanna alla dittatura degli ayatollah in Iran e dell’uso della pena di morte per sedare le proteste in atto nel Paese.
Altro tema caldo riguarda l’energia. “Il tema è politico e poco tecnico, il Consiglio ha le carte in regola per fare passi avanti e noi cercheremo soluzioni comuni che siano efficaci”, commenta Meloni. Su questo interviene il premier olandese Mark Rutte, che pone l’accento sull’importanza di un price cap al gas, visto che “siamo preoccupati che il gas possa andar via dall’Europa” e si dice fiducioso sull’azione dei ministri dell’energia: “Lunedì potranno arrivare a un compromesso”.
Tema del summit anche lo scandalo Qatargate che sta travolgendo il Parlamento europeo. Su questo Meloni invita i partner europei ad una “reazione ferma, perché ne va della credibilità dell’Unione e delle nostre nazioni”. Infine si pronuncia sulla questione migranti, invitando l’Europa a esporsi per riuscire a trovare una soluzione strutturale condivisa.
A margine del Consiglio, l’incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis dal quale è emerso il comune interesse a intensificare i rapporti tra Roma e Atene, soprattutto sulle opportunità di crescita nel Mediterraneo.
Nella foto, la premier Giorgia Meloni appena arrivata al Consiglio europeo a Bruxelles. Foto Ansa