Il giorno dopo la sua elezione il mondo dello sport si congratula con Giovanni Malagò, neo-presidente del Coni. A lui vanno, ovviamente, le prime pagine dei giornali sportivi. Giovannino I, così lo chiama Andrea Monti sulla Gazzetta dello sport e scrive: “In attesa che il Conclave dia alla cristianità un nuovo Papa e il popolo sovrano un governo all’Italia, da ieri a Roma qualcosa è già cambiato. L’elezione di Giovanni Malagò è una svolta epocale”. Gli fa eco dal Corriere dello sport Paolo De Paola: “La nomina di Giovanni Malagò a presidente del Coni rappresenta un segnale di forte discontinuità ma soprattutto una speranza per il futuro dello sport italiano”.
E proprio dal mondo dello sport arrivano le maggiori congratulazioni. Prima fra tutte la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, tesserata con i Canottieri Aniene di cui è Presidente Malagò: “Sono felice per l’elezione di Giovanni Malagò a presidente del Coni – ha detto – mi segue con affetto da anni ed è un uomo che ha avuto il coraggio di ispirarmi un cambiamento. Il governo dello sport italiano è in ottime mani”.
Come la Pellegrinianche la velista Alessandra Sensini, eletta come rappresentante degli atleti insieme con Fiona May, e la campionessa di canoa Josefa Idem che si congratula con Malagò definendolo uomo degno di fiducia e consigliandogli di rimanere fedele al programma.
Gli attacchi dei delusi. Non ci sono solo belle parole, il giorno dopo l’elezione ecco le critiche e gli attacchi. Primo fra tutti Giuseppe Binaghi, Presidente della federazione italiana di tennis, uno dei più accesi sostenitori dello sfidante di Malagò, Raffaele Pagnozzi. Binaghi, dalle pagine della Gazzetta dello sport, parla di imboscata: “Ha vinto una maggioranza nascosta dietro un muretto e, appena ha potuto, ha sparato sul candidato. Da noi in Sardegna si chiama imboscata”.
Punta il dito anche il campione di canottaggio, Antonio Rossi: “I pronostici e i sondaggi non sempre vengono rispettati, con così pochi elettori c’è qualcuno che sicuramente ha fatto il doppio gioco”.
Serafico il commento di Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico: “Sarei falso se non ammettessi la sorpresa per l’elezione di Malagò ma è andata così ed è inutile fare dietrologia. Ora bisogna solo guardare avanti e rimboccarci le maniche”.
La cena della discordia. Le polemiche maggiori sui doppiogiochisti hanno un punto di partenza, precisamente una cena o meglio due. Questo perché i candidati, Pagnozzi e Malagò, la sera prima del voto hanno riunito in due alberghi della Capitale i propri sostenitori per compattarsi prima dell’elezione. Visto il numero dei partecipanti con 40 ospiti per Pagnozzi contro i 15 di Malagò il risultato sembrava scontato. Sappiamo, invece, come è finita e da qui le polemiche. Polemiche che non sembrano però toccare il Presidente Malagò che preferisce non rispondere alle accuse:”Questa presidenza si distinguerà per stile. Dunque nessun commento”.
Domenico Cavazzino