Comincia oggi a Verona il Congresso delle Famiglie. Tre giorni – da oggi fino al 31 marzo – per discutere, secondo gli organizzatori, di “famiglia, amore e bellezza del matrimonio”. Il Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF) è un evento pubblico internazionale che ha “l’obiettivo di unire e far collaborare leader, organizzazioni e famiglie per affermare, celebrare e difendere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società”. Le tematiche che saranno affrontate durante il congresso saranno anche i diritti dei bambini, l’ecologia umana integrale, la donna nella storia, la crescita e la crisi demografica, la salute e la dignità della donna, la tutela giuridica della vita e della famiglia, le politiche aziendali per la famiglia e la natalità.
Gli ospiti. Tra i relatori sul palco ci saranno il ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Verona Federico Sboarina e il vescovo di Verona Giuseppe Zenti. Ma saranno presenti anche tanti ospiti internazionali, primo fra tutti Brian Brown, americano di origine, organizzatore del Congresso delle Famiglie a Verona e presidente dell’Organizzazione internazionale per la famiglia (IOF).
Le polemiche. Non sono mancate le polemiche nei giorni scorsi. L’appello di 240 accademici giuristi da tutta Italia ed Europa, per chiedere la revoca del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, è stato seguito dall’azione del presidente Conte: via il patrocinio di Palazzo Chigi per “non danneggiare le unioni civili”. Il Congresso delle Famiglie non avrà quindi il simbolo della Presidenza ma solo quello del Ministero per la Famiglia e la Disabilità. Gli ha fatto eco oggi Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed esponente 5 stelle: “Quello di cui si discuterà non sarà mai nell’agenda di questo governo”. Anche Luigi di Maio ha preso le distanze dalla kermesse: “Ognuno va agli eventi che vuole, ma io a quegli eventi non ci vado”. Ha dichiarato al Corriere Luca Zaia: “Dicono che sarà una manifestazione contro i gay? Vorrà dire che sarò io a portare il pensiero che se in questa discussione c’è una patologia è l’omofobia, non l’omosessualità”.
Le manifestazioni. Al di là della “cintura” di piazza Bra, si preparano intanto tutte le contromanifestazioni, che da oggi a domenica boicotteranno l’evento con flash mob, convegni, letture pubbliche il summit sulla famiglia, in una città già ribattezzata “la nuova Vandea d’Italia”. Per tre giorni la rete “Non Una di Meno” ha eletto Verona città transfemminista, per ribadire i diritti delle donne, ma anche di tutti i tipi di famiglia anche quelle degli omosessuali. Un programma foltissimo, il cui momento clou sarà domani pomeriggio, con il grande corteo di centinaia di associazioni che sfileranno per Verona per protestare contro “l’oscurantismo e il nuovo medioevo lanciato dal Congresso delle Famiglie”. Per difendere i diritti di tutti, la legge sull’aborto e quella sul divorzio messa a rischio dal disegno di legge Pillon, per i diritti delle Famiglie Arcobaleno. Si attendono trentamila persone.