NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:23 del 30 gennaio 2025

HomeEsteri Congo, oltre 100 morti a Goma. Gli Usa chiedono il cessate il fuoco

Congo, oltre 100 morti
nei combattimenti a Goma
a fuoco le ambasciate in città

Il Papa: "Grande apprensione"

Gli Usa chiedono il cessate il fuoco

di Alessio Sebastiano Corsaro29 Gennaio 2025
29 Gennaio 2025
Congo

Le forze armate congolesi si arrendono ai soldati ruandesi | Foto Ansa

GOMA – Goma è sotto attacco. Il capoluogo del Nord-Kivu, provincia all’estremo est della Repubblica democratica del Congo, è stato preso d’assalto dai guerriglieri ribelli dell’M23 (Movimento del 23 marzo). I ribelli hanno messo a ferro e fuoco Goma a partire da domenica 27 gennaio, in seguito a un’evasione di massa dal carcere della città, provocando la chiusura del confine con il Ruanda, in base a quanto riferito da una fonte consolare europea e da diversi operatori umanitari. Stando a una fonte della sicurezza, l’M23 controllerebbe adesso lo scalo aereo della Capitale della regione orientale, affiancato da almeno 3mila soldati ruandesi, senza i quali il colpo di mano non sarebbe stato possibile. I combattimenti nella Repubblica hanno già causato oltre 100 morti e quasi mille feriti, secondo un conteggio dell’Afp basato su un rapporto fornito dagli ospedali della città. 

Gli attacchi alle ambasciate e le reazioni dal mondo

La tensione provocata a Goma si è rapidamente estesa anche alla città di Kinshasa, dove ieri, 28 gennaio, gruppi di giovani hanno assaltato l’ambasciata del Ruanda appiccando il fuoco. A essere colpite anche l’ambasciata del Kenya e quelle di Usa, Belgio e Francia, simbolo di un Occidente accusato di inerzia o peggio di complicità nei confronti di Paul Kagame, presidente del Ruanda, che nelle scorse ore ha ricevuto una chiamata dal Segretario di Stato americano Marco Rubio per un cessate il fuoco immediato. Grande preoccupazione anche per il Papa che, alla fine dell’udienza generale di oggi, ha lanciato un appello per il Congo, esortando tutte le parti in conflitto “a impegnarsi per la cessazione delle ostilità e per la salvaguardia della popolazione civile di Goma e delle altre zone interessate dalle operazioni militari”. 

Congo
Cittadini di Goma fanno a pezzi la bandiera ruandese | Foto Ansa

Situazione umanitaria a rischio

L’avanzata dell’M23 si inserisce in una situazione umanitaria già compromessa. Adesso mancano acqua ed elettricità in numerosi quartieri, con i cadaveri che campeggiano in mezzo alle strade, mentre centinaia di famiglie cercano di fuggire. Il portavoce dell’Ufficio Onu di coordinamento degli Affari umanitari Jens Laerke ha rivelato di avere ricevuto “informazioni di violenze e stupri commessi dai combattenti, di saccheggi e di attacchi a centri sanitari”. Non risulta un caso, dunque, l’allarme lanciato dalla Croce Rossa, secondo cui il laboratorio sull’Ebola presente a Goma sarebbe a forte rischio a causa dei combattimenti che infuriano da giorni nella città. 

Congo
Una cittadina di Goma davanti alle macerie provocati dagli scontri | Foto Ansa

Una città dal valore strategico

L’attacco a Goma non è un episodio isolato. Già nel 2013 i ribelli dell’M23, affiancati anche in quel caso dalle milizie ruandesi, erano penetrati all’interno della città, salvo poi raggiungere un’intesa per il ritiro con l’allora presidente Usa Barack Obama. Il motivo dei ripetuti attacchi risiede nel valore strategico di Goma, un importante snodo commerciale e di trasporto, facilmente raggiungibile dalle città minerarie che forniscono metalli molto richiesti, tra cui oro, stagno e coltan, componente di fondamentale interesse per l’industria hi-tech. 

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma

ARTICOLI PIU' LETTI

Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig