Una “visione da anni ‘50”. Tra i tanti punti esposti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciando la Fase 2, la “questione congiunti” ha suscitato polemiche e confusioni. Inizialmente intesi come “parenti e affini”, dunque un’idea di famiglia e socialità più legata alla tradizione passata, da Milano il presidente del Consiglio Giuseppe Conte spiega chi sono questi congiunti, specificando che “si potranno andare a trovare delle persone con stabili relazioni affettive, ma non ci si potrà recare dagli amici e fare feste”. Festeggiano dunque i fidanzati e i compagni.
Un intervento necessario per approfondire quanto scritto nel Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che entrerà in vigore dal 4 maggio: l’articolo 1 del Dpcm afferma che “sono autorizzati gli spostamenti per incontrare i congiunti”, senza tuttavia specificare chi siano tali persone. Il premier aveva inizialmente parlato solo di familiari, non accennando ad amici o relazioni sentimentali.
Immediate le discussioni sull’argomento, con critiche in ambito politico sia dalla maggioranza che dall’opposizione: Graziano Delrio del Pd ha affermato che avrebbe “assolutamente aperto anche ai fidanzati”, mentre la Lega ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiarire i dubbi. Perplessità anche dal segretario dell’Arcigay Alessandro Piazzoni, che parla di “un inaccettabile intervento dello Stato nella definizione della gerarchia degli affetti”.
Ma, oltre al premier, altri esponenti del governo approfondiscono il provvedimento. “I congiunti sono anche fidanzati e coppie di fatto”, puntualizza la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti. Lo sottolinea anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, allargando la platea dei congiunti ai “parenti fino all’ottavo grado e affini, ma anche i fidanzati. Per queste persone sarà consentito vedersi”.
Nei prossimi giorni, infine, Palazzo Chigi rilascerà sul proprio sito una Faq che chiarirà ulteriori dubbi e cercherà di rispondere alle domande più frequenti. Per gli amici c’è ancora da aspettare, ma dopo quasi due mesi le coppie potranno rincontrarsi, pur nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.