Giorni cruciali per Confindustria, con Vincenzo Boccia che si appresta a lasciare la carica di presidente al termine dei quattro anni di mandato previsti da statuto. Ed è Carlo Bonomi, numero uno di Assolombarda, il nome designato a prendere il suo posto, in attesa della videoconferenza questo pomeriggio tra 180 delegati del Consiglio Generale degli industriali per discutere della successione al vertice dell’organizzazione.
Per il voto online è stata realizzata una piattaforma apposita da Gisa, azienda romana di sistemi informatici. Una modalità che non è stata accolta all’unanimità: un fronte interno avrebbe preferito infatti votare tramite Pec da inviare a un notaio.
Il nome di Bonomi era già indicato come possibile nuovo numero uno degli industriali ancora prima che si iniziasse a parlare delle candidature. Nell’ultimo periodo si era consolidato anche il nome di Licia Mattioli, vicepresidente uscente di Confindustria, che aveva recuperato terreno dopo le iniziali incertezze; tanto che in molti avevano ipotizzato un probabile testa a testa tra i due candidati, senza escludere un possibile sorpasso della Mattioli all’ultimo momento.
Entrambi in questa fase di emergenza per la pandemia di Covid-19 si sono fatti portavoce delle imprese, delineando le possibili linee guida di Confindustria nell’immediato futuro. Laddove Bonomi ha mostrato toni misurati ma severi nei confronti del governo, Mattioli ha optato per una continuità con la presidenza Boccia, mantenendo un approccio più improntato al dialogo.
Sarebbero stati ben 123 i voti espressi a favore di Bonomi, 60 quelli per la ex vicepresidente Mattioli. L’ultima parola spetta all’assemblea privata dei delegati, convocata il 20 maggio per eleggere formalmente il nuovo presidente e la sua squadra.