HomeCronaca Confcommercio, il mercato delle case vacanza si riprende ma Taverna assicura: “E’ indispensabile diminuire la pressione fiscale”

Confcommercio, il mercato delle case vacanza si riprende ma Taverna assicura: “E’ indispensabile diminuire la pressione fiscale”

di Maria Lucia Panucci17 Settembre 2015
17 Settembre 2015

santa-margherita-ligure-beach“Dopo anni di crisi si rilevano le prime note positive di un mercato trainato soprattutto dalle località marine”. Santino Taverna, presidente Nazionale Fimaa-Confcommercio commenta così gli ultimi dati dell’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2015 che ha fotografato l’andamento delle compravendite di 185 località di mare e di altre 100 tra montagna e lago.
Certo non si può parlare ancora di una ripresa conclamata ma un miglioramento c’è e fa ben sperare per il futuro. Basti pensare che rispetto al 2014 la percentuale delle famiglie interessate all’acquisto di un’abitazione di villeggiatura è quasi raddoppiata passando, nel corso di quest’anno, dal 6,6% al 12,2%. In particolare rispetto agli anni scorsi sono aumentate le compravendite complessive (+3,2%) trainate in particolar modo dalle località marine che hanno fatto registrare un aumento del 4,6%. “Se nel 2014 il settore turistico del Belpaese – spiega Taverna – è stato retto quasi esclusivamente dalle presenze straniere, quest’anno si registra un ritorno di turisti italiani nelle località di mare, lago e montagna”. Segnali positivi dovuti probabilmente al deprezzamento dell’euro, al “quantitative easing” che ha allentato la stretta del credito, ma anche all’abbassamento dei prezzi delle case vacanza. Ebbene si, se le famiglie comprano una seconda casa al mare o in montagna è perché costa meno. Il calo si registra soprattutto in Abruzzo (-9%), Calabria (-7,5%), Basilicata, Marche e Molise che segnano con un -6% rispetto al 2014. La maggioranza delle regioni ha fatto segnare una diminuzione dei prezzi in linea con quello medio nazionale (-5%). Solo l’Umbria presenta valori di compravendita pressoché analoghi a quelli dell’anno scorso con un -0,6%.
Il valore delle case scende però solo nelle zone turistiche meno gettonate perché se ci si sposta verso mete più ambite la situazione cambia. Santa Margherita Ligure si conferma la località più cara in fatto di acquisti di appartamenti con 14.500 euro a metro quadrato. Completano il podio, senza colpi di scena rispetto all’anno scorso, Forte dei Marmi con 14.000 e Capri con 13.500. A seguire, le più rinomate località montane italiane: Madonna di Campiglio, Courmayeur e Cortina D’Ampezzo.
E se gli italiani possono permettersi di comprare solo in posti “low cost” la colpa è sempre dell’eccessiva tassazione. “È indispensabile – ha concluso Taverna – diminuire la pressione fiscale e agevolare l’accesso al credito dei giovani e degli stranieri per restituire linfa vitale a un comparto capace di produrre il 20% del Pil nazionale”.

Maria Lucia Panucci

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