Migliorano i consumi degli italiani, ma le incertezze restano. E’ il quadro che emerge dal rapporto della Confcommercio sull’Indice dei Consumi ( Icc) riferito al mese di agosto, che registra lo 0,3% rispetto al mese precedente e lo 0,8% su base annua.
Nel dettaglio, l’incremento annuo é costituito dalla tendenza positiva della domanda di servizi (+2,8%) , in particolare della spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+3,2%), per i beni e i servizi per le comunicazioni (+2,8%) e per i beni e servizi per la casa (+1,7%).
Un incremento di minore entità ha interessato la domanda per i beni e servizi ricreativi (+0,6%), mentre è rimasta invariata la spesa per beni e servizi per la cura della persona. In leggero calo la la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,4%) sia quella per l’abbigliamento e le calzature (-0,3%). Forte la riduzione che ha interessato i beni e i servizi per la mobilità (-1,1%), dopo il risultato positivo di luglio.
Segnali di fiducia dunque da parte delle famiglie, frenati dalla difficoltà nel ridurre in misura sensibile il numero di persone in cerca di occupazione, stabile ormai da tempo sui 3 milioni, limitando le possibilità di crescita del reddito disponibile.
Più favorevole continua a risultare la situazione sul versante delle imprese, il cui livello di produzione torna ai valori dell’estate del 2007, grazie alla tendenza positiva degli ordini che resta confermata anche per i mesi autunnali. Un quadro produttivo che si sta consolidando e che sta producendo effetti positivi sul piano dell’occupazione, con un aumento di 294 mila occupati su base annua, a fronte di un aumento della disoccupazione di 61 mila unità rispetto al mese di giugno.
L’Italia si conferma ancora un Paese che stenta a camminare con le proprie gambe e subisce fortemente l’influenza dei mercati internazionali. Per il mese di settembre 2017 l’Ufficio Studi Confcommercio stima, rispetto ad agosto, una variazione nulla.
