Per qualcuno è stata la “presa della Bastia”, per qualcun altro semplicemente il “concorsone”. Dopo 14 mesi di silenzio e solo 4 settimane di preavviso, sono stati 2.828, su quasi 5mila iscritti, i giornalisti professionisti che ieri mattina si sono presentati a Bastia Umbra per concorrere a uno dei 100 posti da precario messi a disposizione dalla Rai.
Arrivati da ogni parte d’Italia, soprattutto dal Lazio e dalla Lombardia, nei padiglioni del centro Umbria Fiere c’erano proprio tutti: dal ventenne in cerca di lavoro, al quarantenne già assunto altrove o già collaboratore di programmi Rai, ma anche tanti sessantenni e persone con figli e cani al seguito. Tutti a inseguire lo stesso sogno, quello di lavorare per la tv di Stato, poco importa se il contratto sia solo da precario e a chiamata unica: si rifiuta una volta e si è fuori dalla graduatoria.
Il test. I candidati hanno avuto 1 ora e un quarto di tempo per rispondere a 100 domande a risposta multipla (-0,33 punti per ogni quesito sbagliato, un punto per ogni risposta esatta e nessuna penalizzazione per le domande lasciate in bianco), appena 30 secondi a quesito, troppo pochi a detta di molti. Paolo, un giornalista di Roma, ha finito «appena in tempo». La parte che ha creato più problemi, spiega, è stata la comprensione di un testo di 20 righe sulla base di 5 domande, più un paio di quesiti su un grafico a torta. «Ci ha spiazzato il fatto che ci fosse molta cultura generale – racconta Nicole, anche lei giornalista romana – dai quadri di Monet a quelli di Manet, molta politica estera e attualità, ma poco sulla professione giornalistica e sulla deontologia, se non qualche domanda sul contratto. Sulla storia della Rai non c’era nulla, contrariamente a quanto ci aspettavamo».
Le altre prove. Nelle prossime ore sarà pubblicata la graduatoria dei 400 candidati che il prossimo 9 luglio potranno presentarsi a Roma, nella sede Rai di Saxa Rubra, per sostenere la seconda prova, quella più complessa, nella quale i candidati dovranno dimostrare di saper affrontare ogni aspetto della pratica radiotelevisiva, inclusa la capacità di utilizzo di Internet e dei social network. Seguirà poi la terza e ultima prova, che consisterà in un colloquio in cui sarà valutata la conoscenza della lingua inglese ed eventualmente di una seconda lingua. «È stata sorteggiata la lettera V per l’inizio degli orali, programmati per il prossimo 9 luglio – ha annunciato su Facebook il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino – Quel giorno saranno convocati i primi 8 colleghi e così via seguitando, da lunedì a venerdì, con una pausa in agosto, la ripresa in settembre e la conclusione il 23 ottobre».
Alessandra Aurilia