Da domani pomeriggio gli occhi del mondo saranno puntati sul comignolo di rame di San Pietro. Alle 16.30, i 115 cardinali elettori si avvieranno con una processione dalla cappella Paolina alla cappella Sistina. Alle 17,30 verrà pronunciato il tradizionale “Extra omnes” e inizierà il primo scrutinio. La prima fumata è attesa per le 19,30. Domani mattina l’appuntamento per tutti i fedeli è a San Pietro dove verrà celebrata la messa “pro eligendo Pontefice” presieduta dal cardinale decano Angelo Sodano. Sempre domani i Cardinali si trasferiranno nella Casa Santa Marta dentro il Vaticano, dove dimoreranno nel corso del Conclave. Questa mattina i porporati si sono riuniti per la decima e ultima congregazione generale. Ma non saranno solo i cardinali a entrare in clausura nei giorni del conclave. Dai medici agli infermieri, dagli ascensoristi ai confessori tutti saranno chiamati a giurare come previsto dalla costituzione apostolica Universi dominici gregis.
Una lunga lista di persone alle 17,30 di oggi sarà chiamata a giurare mano sul Vangelo. Novanta addetti altamente fidati e selezionati con cura presteranno servizio nell’area riservata, ma resteranno fuori ovviamente dalle fasi della votazione. Le regole sono chiare: assoluto divieto di intrattenere colloquio, sotto qualsiasi forma, con qualunque mezzo e per qualsiasi motivo, con cardinali che incontreranno; rigoroso silenzio verso l’esterno; impegno futuro a mantenere segretezza su tutto ciò che sarà avvenuto all’interno del perimetro protetto. Pena la scomunica immediata: non ci sarà la possibilità per il nuovo pontefice di intervenire su questa decisione, come voluto dall’ultimo Motu proprio di Ratzinger.
Intanto impazza il totopapa in tutto il mondo. In Italia è vietato puntare su questi eventi, ma all’estero sale la febbre da conclave. Per i bookmakers del Regno Unito, sarà un testa a testa tra l’italiano Angelo Scola e il ghanese Peter Turkson quotati intorno al 3.00. Quote più alte per l’elezione del canadese Marc Ouellet (6.50), del cardinale Tarcisio Bertone (7.00) e del nigeriano Francis Arinze e dell’italiano Gianfranco Ravasi, entrambi con una quota pari a 17 volte la cifra spesa. Un fatto è certo. Tra qualche giornola Chiesaavrà un nuovo erede di Pietro. L’annuncio dell’«Habemus Papam» questa volta avrà un accento francese. Ad annunciare al mondo il nome del successore di Benedetto XVI sarà infatti un cardinale d’Oltralpe, Jean-Louis Tauran, attuale capo del dicastero per il Dialogo interreligioso nella sua veste di protodiacono.
Federica Macagnone