Due “furbetti del cartellino” coinvolti nell’inchiesta “Stackanov” che nell’ottobre 2015 portò al licenziamento, al termine di un procedimento disciplinare, di 31 dipendenti del comune di Sanremo, accusati di truffa e falso, hanno deciso di partecipare ad una selezione pubblica per entrare nella società Rivieracqua, una partecipata dello stesso comune ligure.
I due ex dipendenti erano saliti agli onori delle cronache per l’indagine, al termine della quale, oltre ai 31 licenziati, erano state sospese, per periodi fino a sei mesi, altre 98 persone, che aveva fatto emergere il caso assenteismo al comune durante i turni di lavoro. Emblematica fu l’immagine del vigile che timbrava il cartellino in mutande e poi tornava a casa. Ora per loro si apre la possibilità di rientrare dalla finestra dopo essere stati cacciati dalla porta.
I bandi della Rivieracqua, azienda che gestisce il servizio idrico in provincia di Imperia, sono quattro. I posti messi a concorso, undici. I candidati oltre mille. I due ex dipendenti comunali, che concorrono per i ruoli di esperto amministrativo ed esperto tecnico, sono stati ammessi alle prove di preselezione fissate per martedì e mercoledì prossimi.
Ciò è reso possibile dal fatto che la legge del 2001 sulle privatizzazioni, non prevede più il divieto di assunzione di persone precedentemente allontanate da un posto di lavoro pubblico per scarso rendimento o presentazione di documenti falsi per avere il posto a parte che non siano stati condannati in via definitiva. Al momento, i due candidati sono soltanto indagati.
Gabriele Sardo direttore generale della Rivieracqua, non ha voluto commentare il caso, limitandosi a dire, all’Ansa, che “sinceramente non so niente. Rivieracqua ha dato l’incarico di gestire i concorsi ad una società esterna di Roma di gestire i concorsi, non ho questo tipo di informazioni”.