Con un colpo di stato in piena regola, i militari del Sudan hanno preso il controllo del Paese, mettendo fine al processo di transizione che avrebbe dovuto traghettare Khartoum alla democrazia dopo la deposizione del regime del presidente Omar Al Bashir, caduto nel 2019. Il premier e alcuni ministri civili che affiancavano quelli militari nell’esecutivo sono stati arrestati, è stato imposto lo Stato di emergenza e sono state oscurate quasi tutte le telecomunicazioni e la rete internet.
Manifestazioni e proteste sono scoppiate in piazza, dove i militari hanno sparato sui manifestanti uccidendo una decina di persone e ferendone altre 140. Alla Bbc alcune fonti mediche hanno rivelato che “il bilancio delle vittime potrebbe aumentare” e hanno notato che le condizioni negli ospedali “sono difficili, data la carenza di personale e forniture mediche”.
In giornata dovrebbe riunirsi il Consiglio di sicurezza dell’Onu. La comunità internazionale ha condannato il golpe e gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti al Sudan.