Alcuni collaboratori del presidente americano Donald Trump sarebbero stati in contatto con agenti russi. È quanto emerge nell’inchiesta dell’Fbi in merito alle possibili interferenze della Russia nell’ultima campagna elettorale americana. L’obiettivo sarebbe stato quello di danneggiare la campagna elettorale dell’avversaria Hillary Clinton. Lo riporta l’emittente all news statunitense citando fonti investigative.
Il capo dell’Fbi, James Comey, chiamato a testimoniare in congresso, ha confermato indagini in corso sui possibili legami con Mosca di Trump o membri del team che seguiva la sua campagna elettorale. Al centro dell’indagine, documenti di viaggio, carte aziendali, dati telefonici. Ad avvalorare questa tesi ci sarebbero racconti di testimoni che avrebbero partecipato ad incontri sospetti volti a coordinare l’azione tra gli uomini di Trump e gli agenti russi. Le stesse fonti investigative citate dalla Cnn precisano però che le indagini sono ancora in corso.