«Dovremmo evitare di cadere in questi quattro atteggiamenti perversi, che certo non aiutano alla ricerca onesta e al dialogo sincero e produttivo sulla costruzione del futuro del nostro pianeta: negazione, indifferenza, rassegnazione e fiducia in soluzioni inadeguate». A dirlo è papa Francesco nel suo messaggio inviato a Frank Bainimarama, il premier delle Fiji, presidente della 23esima Sessione della Conferenza sulla Convenzione-Quadro dell’Onu sui Cambiamenti Climatici (COP-23), attualmente in corso a Bonn.
«Desidero ribadire il mio invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti», ha aggiunto il Pontefice. Per Francesco l’accordo sul clima di Parigi «indica un chiaro percorso di transizione verso un modello di sviluppo economico a basso o nullo consumo di carbonio, incoraggiando alla solidarietà e facendo leva sui forti legami esistenti tra la lotta al cambiamento climatico e quella alla povertà».
A Bonn in questi giorni la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron stanno cercando di rilanciare l’accordo sul clima dopo l’uscita dell’America di Trump: per entrambi si tratta di «una sfida centrale per il mondo».