Il forte astensionismo che ha caratterizzato il Municipio VI è in parte causato dalle problematiche che i cittadini di Torre Angela sono costretti ad affrontare quotidianamente. Sul tema è intervenuto a Lumsanews Giovanni Stornelli, presidente del comitato di quartiere, che da tempo si pone da tramite tra le istituzioni e i residenti, battendosi per riqualificare il territorio.
Com’è stata la situazione qui a Torre Angela negli ultimi cinque anni?
“Negli ultimi cinque anni la giunta Raggi ci ha impoverito ulteriormente, creando altri problemi alla città e in particolare alla periferia. Abbiamo bisogno di una politica che rilanci Roma. La gente non è più interessata ad andare a votare e la sindaca non ha fatto nulla per cambiare questa situazione. I cittadini non l’hanno mai vista, non sanno chi sia. Anche i rappresentanti a livello locale sono pochissimi”.
Perché le persone non sono andate a votare?
“Credono sia inutile, dicono: ‘Sono tutti uguali’. C’è sconforto e appiattimento, ci si è abituati a convivere con il degrado. Le persone non hanno più nemmeno interesse nel segnalare disservizi. Qui ci sono problemi relativi alla sicurezza, all’immigrazione. A Torre Angela non c’è un punto d’incontro dove si possa discutere, il comitato di quartiere non ha una sede. Le attenzioni maggiori in questo municipio le ha Tor Bella Monaca. Eppure lì hanno una buona viabilità, del verde e l’Ama fa un buon lavoro, al contrario di quanto accade a Torre Angela”.
Qual è il rapporto dei giovani di Torre Angela con la politica?
“Non hanno un punto di aggregazione e per questo sono fortemente penalizzati. I giovani hanno smesso di credere in ciò che viene loro proposto”.
Quali sarebbero le priorità sulle quali intervenire?
“Abbiamo un problema serio con la viabilità, ma resta di difficile soluzione perché qualunque intervento andrebbe a creare ulteriori disagi. Anche per quanto riguarda i trasporti la situazione è negativa, gli autobus passano con rara frequenza e avremmo bisogno di nuove linee”.
Avete provato a far sentire la vostra voce per migliorare le cose?
“Assolutamente, abbiamo provato a sollecitare un’attenzione maggiore sul tema della sicurezza perché, trovandoci in una zona fortemente degradata, il tasso di delinquenza è alto. Non c’è più nemmeno un senso di solidarietà tra gli abitanti del quartiere. Noi del comitato abbiamo provato a convincere le persone ad andare a votare, ma abbiamo ricevuto tante risposte negative”.
Quali sono le vostre aspettative riguardo il cambio di amministrazione?
“Mi auguro che ci saranno delle opportunità anche per noi. Vorremmo essere attori del nostro territorio. Finora è mancata la capacità di ascolto dei cittadini”.