Le elezioni di domenica hanno consegnato nelle mani del Pd il Consiglio della Città metropolitana di Roma: sono 14 gli eletti nel partito del premier Renzi, 4 per Forza Italia (Fi), 2 Nuovo centro destra (Ncd), 2 Movimento 5 stelle (M5s), 1 Fratelli d’Italia (Fdi) e 1 Sinistra ecologia e libertà (Sel). Un risultato che il capogruppo capitolino del Pd, Francesco D’Ausilio, ha definito come “una grande vittoria del Partito democratico”.
Si tratta di un’elezione di secondo livello, ossia gli elettori sono solo i consiglieri eletti nei 121 comuni di Roma Capitale e provincia, che sono poi gli stessi candidati; l’affluenza è stata dell’89%. La sede del nuovo organismo che governa su un territorio di 4 milioni di persone sarà il palazzo della Provincia.
Il più votato del Pd, e in assoluto, è stato il presidente del Consiglio comunale, Mirko Coratti: il meccanismo del voto ponderato prevede che i voti ricevuti al seggio 2 (con popolazione superiore a 10.001 abitanti) abbiano un’incidenza maggiore rispetto a quelli collezionati nel seggio 1 (con popolazione fino a 10.00 abitanti). Al seggio 1 sono andati alle urne in 718 di 863 aventi diritto, mentre al seggio 2 di 821 aventi diritto hanno votato in 777.
Si è votato lo scorso 28 settembre, invece, per i Consigli di altre quattro Città metropolitane: Genova, dove ha vinto la lista 3, “Costituente per la Città Metropolitana”, composta da Pd, Fi, Ncd, Sel e Lista Doria; a Firenze altra netta vittoria del Pd, che conquista 14 seggi su 18; 14 seggi per il Pd, ma su 24, anche a Milano; a Bologna i seggi per i Dem sono invece 12 su 18.
I tre restanti Consigli di Torino, Napoli e Bari verranno definiti con le elezioni del 12 ottobre, quando si andrà al voto anche per l’elezione di massima parte dei Consigli provinciali.
Nicola Stacchietti
