Il mondo del cinema in sciopero. Lo scorso 28 novembre hanno interrotto i lavori tutte le troupe cinematografiche e televisive, mettendo in pausa forzata numerosi set e progetti in post produzione. La giornata si è poi conclusa con un’assemblea generale aperta a tutti i lavoratori, avvenuta presso gli Studios di via Tiburtina a Roma per decidere come proseguire le iniziative di protesta.
Tra i tanti che hanno spento le telecamere anche il regista Paolo Sorrentino, attualmente impegnato su “The new Pope”, suo prossimo film con protagonisti Jude Law e John Malkovich.
Indetto unitariamente dai sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, lo sciopero è legato a “costanti inadempienze contrattuali, mancati pagamenti e versamenti dei contributi”. Le organizzazioni hanno inoltre affermato che “lo sciopero è conseguente all’esito della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle troupe: dopo un anno di trattative estenuanti, all’ultimo incontro, la parte datoriale ha riproposto un protocollo del 2015 già bocciato dai lavoratori”. Tra i motivi della protesta si aggiungono anche i massacranti orari di lavoro e violazioni contrattuali su riposi e pause.
“Incontriamo sempre forte opposizione dalle controparti che si rifiutano anche di aprire le trattative per il contratto su figure professionali quali stuntman e rumoristi, così come altri lavoratori autonomi che in realtà autonomi non sono”, ha dichiarato Emanuela Bizi, segretaria nazionale della Slc Cgil.
Non finisce qui: sono previsti per dicembre altri nove giorni di stop ai lavori, compresi tra il 5 e il 21 dell’ultimo mese dell’anno. I sindacati annunciano che gli scioperi riguarderanno i dipendenti delle troupe del cineaudiovisivo nei set, teatri di posa, laboratori di preparazione e post-produzione.