La top 500 dei personaggi più influenti del cinema parla anche italiano. La rivista “Variety” ha reso nota la classifica dei vip del grande schermo “Variety500” stilata dal proprio comitato editoriale sulla base dei risultati raggiunti lo scorso anno.
Il settimanale hollywoodiano di intrattenimento ha inserito dodici italiani tra i più autorevoli esponenti della cinematografia. Otto di questi sono manager, che hanno contribuito al giro d’affari dell’industria dell’entertainment mondiale, stimato intorno ai 2 miliardi di dollari. Ci sono Andrea Scrosati (Coo di Fremantle), Paolo Del Brocco (Ceo di Rai Cinema), Riccardo Tozzi (Founder di Cattleya), Pier Silvio Berlusconi (Ceo di Mediaset), Raffaella Leone (Co-Founder di Leone Film Group), insieme alle new entry Iginio Straffi (Founder e Ceo di Rainbow Group), Carlo Chatrian (direttore artistico del Festival internazionale del cinema di Berlino) e Alberto Barbera (direttore del Festival di Venezia).
Sono presenti anche il regista Paolo Sorrentino, l’ex dg Rai Antonio Campo Dall’Orto, l’ad di Banijay Marco Bassetti e l’attore Checco Zalone che – come si legge sul sito della rivista – “con il film da record Quo Vado, dal 2016 ha consolidato la sua posizione di stella più grande d’Italia”.
Il settimanale Variety, fondato nel 1905 dal giornalista Sime Silverman con sede a New York, nel gennaio del 1907 ha ospitato la prima recensione di un film nella storia del cinema. Era il 2010 quando, in occasione della sessantasettesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, la rivista aveva assegnato il suo premio “Profile in Excellence” a un altro italiano: il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis.