L’estate romana scalda i motori. In attesa della partenza ufficiale della kermesse estiva, il Campidoglio ha scelto i luoghi che ospiteranno il cinema sotto le stelle. Da Villa Mazzanti, nei pressi del Foro Italico, al Parco di Centocelle, passando per il Laghetto dell’Eur, l’ex Forte Ardeatino e il Parco degli Acquedotti. E ancora l’incantevole borgo di Ostia Antica, piazzale Ennio Flaiano al Tufello e il Largo di Pietralata. Saranno 42 in tutto le arene che, tra il 10 luglio e il 15 settembre, ospiteranno le proiezioni all’aperto, tutte “aree – si legge nel bando – non coperte dal normale circuito di distribuzione dell’offerta di cinema”. C’è tempo fino alle ore 12 del 9 giugno per presentare le proposte L’amministrazione, però, non darà alcun sostegno economico, scaricando tutti i costi di allestimento e gestione sugli organizzatori dei progetti, che dovranno rispettare alcune disposizioni per il decoro urbano.
Dalla raccolta differenziata e la pulizia giornaliera degli spazi occupati all’attenzione ai monumenti, dai quali è prevista una distanza minima di cinque metri. E poi l’aspetto che forse interessa di più ai residenti l’inquinamento acustico: stop alla musica dal vivo dalla mezzanotte, con altre due ore di tolleranza per quella riprodotta. Obblighi stringenti, il cui rispetto sarà garantito dai controlli e da un deterrente sicuramente più efficace: chi sgarra paga con 3 giorni di stop dell’attività e multa alla prima infrazione, 6 giorni alla seconda, la revoca dell’autorizzazione alla terza.
Le proiezioni cinematografiche andranno a completare il palinsesto dell’Estate Romana, fortemente influenzata dai tagli sul bilancio 2015. Il dipartimento Cultura ha dovuto rinunciare al 27% dei fondi, con un budget che dal 2012 a oggi si è praticamente dimezzato. Proprio sulle manifestazioni culturali si è abbattuta la scure del Campidoglio: finanziate nel 2014 con 9,3 milioni, quest’anno riceveranno poco più di 1 milione. Un’estate amara, questa alle porte, per molti appuntamenti storici della kermesse: dal Roma Jazz Festival al premio De André, tanti rimarranno a bocca asciutta. E la chiamano Estate, ma della rinomata kermesse, adesso, è rimasto solo il nome.
Nino Fazio