Quattordici bambini sono stati feriti in un asilo nel sud-ovest della Cina. L’attacco è stato compiuto da una donna di trentanove anni armata di coltello. È stata identificata con il cognome Liu. La polizia locale ha diffuso la notizia attraverso Weibo, la versione cinese di Twitter. Il fatto è avvenuto intorno alle 9:30 locali, 3:30 del mattino in Italia, nella scuola materna Xinshiji, nel Chongqing. Al momento dell’assalto alcuni bambini stavano rientrando in classe dopo la lezione di educazione fisica. Lo riferisce la televisione di stato, la China Central Television. La polizia si esprime sull’episodio: “Il vice sindaco e il capo dell’ufficio di pubblica sicurezza municipale, Deng Huilin, si sono precipitati velocemente sul posto per dirigere le indagini”.
Le fonti locali riportano che i bambini sono stati ricoverati in ospedale per i necessari controlli. Non si conoscono ancora le loro reali condizioni. Sui social network ha circolato la notizia che due di questi fossero morti a seguito delle ferite riportate. La notizia è stata prontamente smentita sia dai media che dalla polizia. Sul web stanno girando alcuni video in cui si vedono delle persone che tentano di aggredire l’autrice del gesto. Si trattano, molto probabilmente, dei genitori dei bambini.
Restano poco chiare le motivazioni del gesto. Tuttavia si tratta di un fenomeno molto frequente in Cina, che ricorda le stragi nelle scuole americane. Negli ultimi mesi, infatti, si sono verificati attacchi analoghi in altre scuole cinesi, compiuti da persone poi rivelatesi affette da disturbi psichici. Lo scorso Aprile un uomo armato di coltello uccise nove studenti delle medie nella provincia dello Shaanxi, ferendone diciannove. L’uomo venne successivamente condannato a morte.