La Cina ha bloccato (almeno temporaneamente) le importazioni di Gorgonzola e si prepara a fare altrettanto con il Taleggio. Lo conferma il Consorzio di tutela della Dop. Il provvedimento non riguarda soltanto il nostro prodotto, ma tutti i formaggi erborinati europei. L’agenzia di stampa francese France Press, ha rivelato che sono a rischio anche i formaggi d’Oltralpe come Bleu e Roquefort, ma anche gli altri formaggi a pasta molle come Brie e Camembert.
Da quanto si apprende, sembra che in Cina sia in atto un inasprimento nell’applicazione delle norme sull’import dall’Unione Europea dei formaggi prodotti con alcuni fermenti lattici, lieviti e muffe. Questi ingredienti, pur non essendo codificati dalla normativa cinese, erano stati finora tollerati.
«Non è un problema politico, ma di procedure interne» si affretta a chiarire il vice direttore del Dipartimento per i Rapporti con l’Unione Europea del Ministero del Commercio di Pechino, Wu Jingchun che in occasione di un incontro con la stampa all’ambasciata italiana a Pechino ha aggiunto che «per il Ministero del Commercio non c’è un problema di importazione di formaggi italiani».
«Sono circa 15mila i chili di gorgonzola consumati nel 2016 dai cittadini della Cina dove sembra essere in atto un ingiustificato stop ai formaggi erborinati dall’Unione europea» afferma invece Coldiretti che lamenta anche le troppe misure di carattere fitosanitario che impediscono ai nostri prodotti di raggiungere la Cina. Tra le trattative in corso, quelle sulle pere, le mele, la farina di frumento e il risotto.
Una potenza mondiale che ha già investito in Italia 11 miliardi di dollari dall’inizio di quest’anno, ma che durante quello precedente ha fatto scattare ben 256 allarmi in Europa a causa di prodotti alimentari pericolosi. Nulla che ci stupisca, considerando che un rapporto del sistema di allerta rapido dell’Unione Europea colloca la Cina tra i Paesi meno sicuri dal punto di vista alimentare.