Sopralluoghi e accertamenti in varie case di riposo e strutture per anziani di tutta Italia con denunce e chiusure. È scattata questa mattina l’attività carabinieri del Nucleo investigativo anti sofisticazione (Nas) per accertare e verificare il rispetto delle norme da parte gestori e proprietari delle Rsa.
“Gravi non conformità” relative alle misure necessarie per la prevenzione del Covid-19 sono state riscontrate in molte strutture da Catanzaro a Pescara a Cagliari.
Nella provincia di Vibo Valentia, i Nas di Catanzaro hanno rilevato gravi irregolarità ed è stato quindi sanzionato il rappresentante legale di una struttura. A Catania invece durante un’attività di verifica, presso una casa di riposo del messinese, i carabinieri hanno scoperto irregolarità, per la seconda volta: già nei giorni scorsi c’era infatti stata un’ordinanza di sospensione con trasferimento degli ospiti in altre strutture. I militari hanno inoltre accertato che la struttura non si era adeguata alle misure preventive del potenziale rischio di diffusione del virus. I responsabili sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, dopo aver informato anche l’Asl della situazione. In provincia di Trapani, i Nas di Palermo hanno accertato che una comunità alloggio per anziani era priva di requisiti igienici. Il sindaco ha quindi immediatamente emesso il provvedimento di chiusura e gli ospiti presenti sono stati accompagnati dai propri familiari.
Altro caso a Pescara dove i militari hanno scoperto due strutture per anziani sprovviste di autorizzazione e prive dei requisiti strutturali minimi. E ancora: in provincia di Cagliari è stata chiusa una comunità per anziani. Sono tuttora in corso le indagini, ma forti sospetti sono già emersi nei giorni scorsi per la diffusione del virus nelle Rsa lombarde. Questi luoghi sono stati purtroppo veri focolai da cui si è espansa l’epidemia.
È di oggi la notizia che sono oltre 40 le persone positive a Covid-19, tra anziani e operatori sanitari, in una casa di riposo abruzzese dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti. A rilevarlo, anche in questo caso, sono stati i carabinieri del Nas. I militari di Pescara stanno collaborando con l’Asl di Lanciano-Vasto-Chieti in un’indagine epidemiologica finalizzata proprio a verificare e circoscrivere la presenza del virus.