Nonostante sia estate, il sud-ovest della Francia è stata investito da una grave ondata di maltempo. Le alluvioni hanno colpito in modo particolare anche il santuario della Madonna di Lourdes. È ritornato, infatti, lo stato di allerta per il fiume Gave che attraversa l’area, e che già il 20 ottobre scorso era straripato, e per cautela è stata chiusa temporaneamente la grotta mariana.
Stato d’allerta da tener sotto controllo. Come ha spiegato Mathias Terrier, direttore della comunicazione del santuario, «la situazione sta cambiando velocemente e supereremo senza dubbio la piena dell’ottobre 2012», evento che causò danni per oltre 1,3 milioni di euro. È stata insediata un’unità di crisi, tolti gli ornamenti liturgici della sacrestia; evacuati: la grotta, le piscine e la basilica sotterranea; e imposto il divieto di accesso assoluto anche sulle spianate e nelle chiese superiori.
«Non è solo un’alluvione, ma una vera catastrofe! La situazione – spiega a Radio Vaticano Nicola Ventriglia, cappellano coordinatore dei fedeli di lingua italiana – è molto più grave dell’alluvione di ottobre scorso, quando abbiamo dovuto chiudere solola Grotta; adesso è, invece, inagibile tutto il Santuario, l’acqua ha coperto tutta la sacrestia, arrivando a lambire i piedi della statua della Madonna. Stiamo ora cercando di capire che cosa sia successo realmente».
Stop anche alle visite dei fedeli. Sono stati bloccati anche in via precauzionale i viaggi devozionali che quotidianamente portavano migliaia di pellegrini a pregare nella grotta di Massabielle, dove nel 1858 l’Immacolata è apparsa a Bernardette Soubiros. «Per adesso noi invitiamo i pellegrini e le organizzazioni a sospendere momentaneamente l’arrivo a Lourdes. Noi vorremmo poter almeno riaprirela Grotta entro la settimana prossima. Nel resto non è permesso ancora entrare. Stanno giungendo – racconta Ventaglia – veramente tantissime telefonate, in segno di amicizia e di stima. Tanta gente realmente ci assicura la preghiera, ci assicura la solidarietà. Oltre ad essere commossa e a esprimere vicinanza al santuario, si sta prodigando già per cercare di aiutarci, nonostante la crisi. Moltissimi si sono già messi in moto per contribuire, perché i danni sono veramente tanti».
Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati Lourdes e Santuari Internazionali), ha dichiarato «stiamo monitorando costantemente la situazione, in modo da garantire la massima sicurezza per quanti sono in pellegrinaggio. Al momento la situazione è sotto controllo. Voglio, infatti, rassicurare che il personale e i soci dell’Unitalsi che in questo momento sono in pellegrinaggio non corrono nessun rischio, come le strutture dell’Unitalsi a Lourdes».
di Alessandra Pepe