“Arrivederci…” Gianni Valdi ha annunciato così, con un saluto, la chiusura del Corriere del giorno, lo storico giornale fondato a Taranto nel 1947 di cui è direttore. Costi troppo elevati e una richiesta del commissario liquidatore hanno convinto la redazione a cessare ogni attività. Il quotidiano non uscirà più in edicola e la pagina online rimarrà congelata sugli eventi del 31 marzo.
La crisi dell’editoria ha colpito anche il quotidiano di Puglia e Lucania, che chiude i battenti prima del previsto. “Nell’impossibilità di far quadrare i conti dell’esercizio provvisorio, – ha scritto Valdi nel suo ultimo editoriale – ha deciso di anticipare di circa due mesi la scadenza fissata per giugno”. Il comunicato di cessazione delle pubblicazioni era arrivato già il 9 gennaio scorso, richiedendo una serie di licenziamenti collettivi per pareggiare i conti. La decisione era stata presa per tutelare i creditori, a cominciare dagli stessi lavoratori, e per non compromettere il valore commerciale dalla testata. Poi, però, l’idea di uscire solo con un’edizione web e la concessione dell’esercizio provvisorio avevano fatto sperare nella ripresa. Una speranza svanita di fronte alle cifre dei costi di pubblicazione troppo alte.
L’Assostampa (Associazione della Stampa) Puglia ha commentato la vicenda, dichiarandosi vicina ai giornalisti del quotidiano. “Il Corriere del Giorno – ha spiegato in un comunicato stampa Raffaele Lorusso presidente dell´Assostampa – è una testata storica di questa regione ed è da sempre la voce libera e indipendente di un´intera comunità. L´auspicio – prosegue il documento – è che i giornalisti sappiano trovare le energie necessarie, anche cercando sostegni e alleanze all´interno della comunità tarantina e pugliese, per ritornare al più presto in edicola”.
Auspicio assolutamente condiviso dal direttore e dai giornalisti del Corriere del giorno. Già nel 1985 le condizioni del giornale facevano pensare al peggio, ma la rilevazione della testata da parte della cooperativa “19 luglio” ne aveva risollevato le sorti, almeno fino ad oggi. “Se questa, però, è la fine o meno della testata storica di Taranto – scrive il direttore – al momento nessuno può dirlo”.
Flavia Testorio