Traffico intenso direzione Assisi: già in queste ore migliaia di pellegrini stanno raggiungendo la cittadina umbra per partecipare all’incontro di domani con Papa Francesco. Solo sui treni regionali speciali, organizzati per l’occasione, si contano circa 15mila persone. C’è grande attesa per il discorso del pontefice in occasione della giornata del Santo: nella città natale del patrono d’Italia, Bergoglio porterà avanti la sua “battaglia” francescana. “Dal luogo dove San Francesco si spogliò dei vestiti e di tutti i beni materiali – ha anticipato Francesco ai frati e ai Vescovi di Assisi – voglio spiegare come la Chiesa oggi si deve spogliare delle sue ricchezze per stare più vicina ai poveri e ai bisognosi”.
Papa Francesco da San Francesco. Sarà la prima visita di Bergoglio nei luoghi francescani e alla tomba del Poverello, da circa 800 anni situata nella cripta della Basilica Inferiore del Sacro Convento di Assisi. La visita alla Stanza della Spoliazione, stando alle indiscrezioni che circolano negli ambienti vicini al Sacro Convento, vedrà in particolare il Papa protagonista di “un gesto clamoroso e lì pronuncerà delle parole mai dette prima da un Pontefice in materia di aiuti ai poveri, di condanna della ricchezza eccessiva e di scelta preferenziale della Chiesa per sofferenti e bisognosi, all’insegna della verità e della trasparenza”.
Il 13 marzo scorso, salito al soglio di San Pietro, il cardinale argentino scelse per sé un nome che sorprese molti e che piacque subito, soprattutto agli italiani, per quella sua aura di semplicità e familiarità, Francesco. Ma quella non era una scelta casuale ed il nome si è rivelato tutto un programma nel vero senso della parola: stare dalla parte degli ultimi, degli emarginati, esortare i potenti del mondo e la stessa Curia romana a spogliarsi delle proprie ricchezze è stato il leitmotiv dei primi mesi del suo pontificato. E alla vigilia dell’attesissimo discorso di Assisi, il Papa non si è perso in chiacchiere riguardo alla questione ricchezza e povertà. Ha preteso che lo Ior, la banca vaticana negli ultimi anni al centro di scandali finanziari e gravi episodi di corruzione, rendesse pubblico, per la prima volta in assoluto, il suo bilancio annuale (chiuso al 2012 con un utile netto pari a 86,6 milioni di euro).
Popolarità alle stelle, soprattutto tra i giovani. Le parole dirette del Papa e i suoi gesti anticonformisti mietono consensi in tutto il mondo, anche tra i non fedeli, e conquistano tutte le generazioni. Un sondaggio ad hoc fatto in vista del viaggio papale ad Assisi dall’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano, presieduto dal cardinale Angelo Scola, rileva che l’86,7% dei giovani apprezza l’impegno del Papa per poveri e disagiati e l’84,2% di loro condivide le sue parole a favore della pace e della fratellanza. “I giovani – spiega Alessandro Rosina, ordinario di Demografia alla Cattolica di Milano e curatore della ricerca – hanno colto fino in fondo la grande novità di Bergoglio. Il fatto straordinario di un Papa che alza il telefono e chiama le persone più lontane ed umili è una novità assoluta. E i giovani lo capiscono”.
Giulia Di Stefano
